Alessandra Lucaroni, la titolare di quella che è definita l’Officina delle Donne (essendo stata la prima ad assumere un meccanico donna per la riparazione dei mezzi pesanti) e che oggi è specializzata in veicoli Scania, è stata eletta infatti Camionista dell'Anno e a lei è andato il Sabo Rosa, lo speciale ammortizzatore creato appositamente per questo concorso, giunto alla sua decina edizione.
A scegliere la vincitrice, sulla base delle candidature pervenute attraverso il web e in seguito a una votazione online, è stata una giuria composta dalle dipendenti del main sponsor dell'iniziativa, il Roberto Nuti Group, che da oltre mezzo secolo opera nel settore dei veicoli industriali con i ricambi a marchio Sabo.
"Questo premio lo voglio dedicare a mio padre che ha fondato l'officina di cui oggi sono titolare e che mi ha trasmesso l’amore per la meccanica, fidandosi di me, dei miei progetti e dei miei ideali - racconta Alessandra Lucaroni -. Fin da bambina sono stata il 'maschiaccio' di casa e sono cresciuta accanto a mio padre che riparava mezzi dell’esercito, e da lì è sbocciato l’amore. Mi ricordo ancora l'emozione fortissima che provavo quando mi faceva salire sui carri armati".
Una predestinazione, quella della Camionista dell'Anno 2019, che l'ha portata a confrontarsi con un ambiente solitamente considerato per soli uomini, in cui però con tenacia e dedizione, si è ricavata uno spazio oggi riconosciuto e apprezzato.
"Si deve partire con l'idea che non esistono lavori da uomini o da donne, e che nel lavoro contano solo la passione, l’impegno e il cuore che uno mette in ciò che fa - spiega Lucaroni con orgoglio -. È chiaro che all'inizio è complicato farsi rispettare, e occorre metterci un carattere forte e magari fare il doppio della fatica per essere accettate. Una volta abbattuti i muri, però, e si riesce a mostrare quanto si vale, lo scetticismo finisce e ci si trova in un mondo appassionato di meccanica, in cui è facile farsi ascoltare perché si conosce la materia e si sa quello che si dice. Oggi i camionisti ci chiamano e dicono 'pensaci tu, mi fido di te'. È il miglior complimento possibile".
Una vittoria che passa anche dalla soddisfazione di aver creato l'Officina delle Donne, con l'assunzione di un meccanico donna, prima officina in Italia, per la riparazione dei mezzi pesanti.
"Farcela in questo lavoro non significa omologarsi agli uomini, anzi dobbiamo rivendicare con forza la nostra diversità, che è un valore aggiunto - commenta ancora Alessandra Lucaroni -. Lo scorso anno abbiamo assunto un meccanico donna e in squadra ci sono anche due magazziniere che masticano meccanica ogni giorno. Quando sono arrivate tutti le guardavano come fossero aliene, ma oggi sono una colonna portante dell’officina e questa è la nostra più grande vittoria”.
A consegnare il riconoscimento è stata Elisabetta Nuti, direttore finanziario di Roberto Nuti Group e presidente della giuria. “Per la decima edizione dal Sabo Rosa la giuria ha deciso di premiare la tenacia e l'imprenditorialità di Alessandra Lucaroni, capace di raccogliere il testimone dell'azienda di famiglia dalle mani del padre e di portare la propria officina a un traguardo impensabile anche solo dieci anni fa - ha sottolineato Elisabetta Nuti - Il Sabo Rosa di quest'anno ci ha permesso di raccontare una passione, quella per la meccanica e i mezzi pesanti, nata, possiamo dirlo, letteralmente fra le braccia di un padre. Ed è bello immaginare la soddisfazione del papà di Alessandra, nel saperla realizzata in ciò che sempre ha amato - ha concluso Elisabetta Nuti -, senza dimenticare il valore della famiglia e degli affetti".