A quanto ammonta, per un’impresa di trasporti o di gestione flotte, il risparmio se si impiegano pneumatici ricostruiti? Oggi è possibile saperlo grazie a ContiLifeCycle. A patto che si usino “ricostruiti” delle migliori marche, dalla resa pari al nuovo

Mescola pari al nuovo, durata pari al nuovo e performante come uno nuovo. Tre ingredienti – base necessari per ottenere la ricetta di un buono pneumatico ricostruito. Un elemento che non solo gli automobilisti, ma anche gli autotrasportatori e le aziende di gestione flotte devono tenere in considerazione. Come dire: un occhio alla resa, uno al portafoglio.

Lo sviluppo della tecnologia, in questo senso, permette oggi di avere sul mercato gomme ricostruite dalle caratteristiche vicinissime agli pneumatici nuovi.

Per sapere quanto incide il risparmio dall’impiego di pneumatici ricostruiti rispetto ai corrispondenti nuovi, Continental lancia ContiLifeCycle, servizio che il Gruppo tedesco offre alle aziende di trasporto.

Il programma si basa su quattro “voci”: pneumatici nuovi; riscolpitura quando se ne avverte la necessità; ricostruzione a nuovo; gestione delle carcasse. A conti fatti, evidenzia Continental Truck Tires, è possibile ridurre fino al 30 – 40% i costi diretti degli pneumatici.

A patto di utilizzare pneumatici ricostruiti delle migliori marche, come ContiRe. Christian Sass, a capo di Truck Tires Retreading EMEA, spiega: “ContiRe è il pneumatico ricostruito in impianti produttivi Continental. Sembra un pneumatico nuovo, dura quanto un pneumatico nuovo ed è altrettanto performante di un pneumatico nuovo”. Continental utilizza solo mescole originali e ricostruisce non solo il disegno tridimensionale del battistrada in maniera identica rispetto all’originale, ma anche i fianchi del pneumatico. Da tallone a tallone. Il risultato, per qualità, performance e durata, è virtualmente paragonabile ad un pneumatico nuovo. Invece di attaccare un battistrada nuovo sul pneumatico usato, il processo ContiRe prevede di ricoprire l’intera carcassa con gomma vergine, per poi vulcanizzarla di nuovo in uno stampo specifico Continental”.

 
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