Il colosso tedesco annuncia la realizzazione di un nuovo impianto per ricostruzione pneumatici per automezzi pesanti e bus, insieme a uno stabilimento per il riciclo della gomma che proviene da pneumatici usati

Che fine fanno gli pneumatici giunti a fine vita? Secondo una recente inchiesta svolta da Continental su scala europea, il 41% delle gomme per autotrazione viene incenerito per l’industria del cemento, mentre un altro 35% viene trasformato per la produzione di oggetti in gomma. Il restante 25% (o quasi), viene da aggiungere, è formato da vecchi pneumatici che potrebbero benissimo essere reimpiegati per il loro utilizzo originario. Quello destinato ai veicoli, appunto. Si tratta di pneumatici in buone condizioni, la cui carcassa, non danneggiata in maniera irrimediabile, possa ancora essere recuperata. E i vantaggi, in termini di risparmio – per i clienti finali – di investimenti economici in nuove risorse industriali – per le aziende di produzione – e di attenzione all’ambiente – più riciclo “uguale” minore inquinamento – sono talmente evidenti da non dover neppure essere messi in discussione.

In questi giorni, Continental ha annunciato la realizzazione di un impianto ad hoc per la ricostruzione di pneumatici da destinare al settore Truck & Bus (un “ramo” della mobilità nel quale l’attenzione al risparmio da parte delle aziende di autotrasporto e di gestione flotte, pur senza rinunciare alla qualità, peraltro certificata dalle normative europee, è sempre stata messa al primo posto).

 
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Il nuovo complesso industriale, che sorgerà presso il quartier generale Continental ad Hannover  - Stocken (Germania), sarà affiancato da uno stabilimento per il riciclo della gomma proveniente da pneumatici usati. Si tratta, in sostanza, di un programma di ampliamento del progetto “ContiLifeCycle” già avviato da Continental (e che, basandosi su quattro “voci” principali - ,pneumatici nuovi, riscolpitura quando opportuno, ricostruzione a nuovo e gestione delle carcasse – permette di ridurre fino al 30 – 40% le spese per gli pneumatici) si candida ad assumere il ruolo di realtà leader a livello mondiale nello sviluppo delle sinergie da attuare fra il processo di produzione pneumatici ricostruiti e il processo di riciclo della gomma da pneumatici usati, sarà operativo – indicano i dirigenti Continental – nei prossimi mesi del 2013 e, a pieno ciclo, conterà su una capacità produttiva di circa 18 mila pneumatici ricostruiti all’anno.

“Riteniamo un nostro obbligo proporre soluzioni sostenibili per la produzione e per la ricostruzione di pneumatici. La nostra tecnologia ci consente di riutilizzare la gomma dei pneumatici usati per produrre pneumatici nuovi e ricostruiti”, commenta Andreas Esser, responsabile internazionale di Continental Commercial Vehicle Tires.

“Questo  nuovo programma indica il raggiungimento di un nuovo  traguardo verso l’ottimizzazione dell’uso di materie prime nella produzione di pneumatici. Considerando un volume annuo programmato di riciclo di circa 4.000 tonnellate, si  riuscirà ad evitare di utilizzare 2.400 tonnellate di gomma e 1.600 tonnellate di nerofumo e di silice”, osserva Boris Mergell, vice presidente di Material and Process Development and Industrialization.

 
 
>> Approfondimenti

Per ContiLifeCycle
Per Continental Truck Tires

 
>> Approfondimenti normativi

Per consultare online il regolamento ECE ONU 108 sugli pneumatici ricostruiti per autoveicoli e rimorchi (pdf – testo in inglese)
Per il Regolamento UE 1222/2009 sulle disposizioni di etichettatura pneumatici

 
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