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Riduce l’intasamento del DPF, prolungandone la vita utile e garantendo un risparmio di carburante, e allo stesso tempo assicura una ottima protezione al treno valvole e ai pistoni: da Chevron, il nuovo olio motore Texaco Delo® 600 ADF con tecnologia brevettata OMNIMAXTM.
Perché è un olio rivoluzionario
Già disponibile anche sul mercato italiano, Texaco Delo® 600 ADF è un olio motore heavy-duty che prolunga la durata del filtro antiparticolato diesel (DPF), migliorando al contempo il risparmio di carburante.L’innovazione è racchiusa nella nuova tecnologia di additivazione Omnimax, progettata per ridurre in modo significativo l’accumulo di fuliggine e quindi il rischio di intasamento del DPF e prolungarne la vita utile fino a due volte e mezzo, grazie al minor numero di cicli di rigenerazione richiesti. In questo modo viene favorito anche un risparmio complessivo di carburante del 3% nel corso del ciclo di vita dell’attrezzatura.
Protezione del DPF e del motore
Frutto di un’intensa attività di ricerca e sviluppo prima e di una serie di test che comprendono prove al banco in laboratorio, prove sui motori e prove sul campo, il nuovo Texaco Delo 600 ADF soddisfa o supera le specifiche ACEA E6, E9 e OEM e ha dimostrato una elevata stabilità all’ossidazione, offrendo l’opportunità di estendere gli intervalli di cambio olio.Oltre ad avere la stessa durabilità dei prodotti Texaco Delo 400, il nuovo olio motore Texaco Delo 600 ADF assicura una ottima protezione antiusura del treno valvole e contrasta efficacemente l’accumulo di depositi sui pistoni.
Il vantaggio, quindi è duplice, perché si garantisce la massima protezione sia del motore sia del sistema di emissioni.
Guarda il video di presentazione del nuovo Texaco Delo® 600 ADF con tecnologia brevettata OMNIMAXTM
Un nome, una proposta di valore: ADF
- Aftermarket protection – Protezione post-trattamento
- Drain interval extension – Estensione dell’intervallo di cambio olio
- Fuel economy retention – Mantenimento del risparmio carburante
I regolamenti sulle emissioni guidano lo sviluppo
Nel corso degli anni i requisiti europei relativi agli NOx e al particolato sono diventati sempre più severi e hanno portato alla progettazione di sistemi meno inquinanti. I DPF possono essere molto efficaci nel ridurre le emissioni di particolato, a condizione però che siano soggetti a interventi periodici di pulizia per la rimozione dei materiali incombustibili che si accumulano nel tempo.Un aspetto sottolineato da Rommel Atienza, Global Commercial Brand Manager di Chevron, che ha dichiarato: “L’aspetto negativo dei DPF è che, per essere efficaci, hanno bisogno di una quantità di calore sufficiente a bruciare la fuliggine accumulata, il che porta inevitabilmente a un maggior consumo di carburante. Tutto ciò ha un prezzo alto, perché oltre al costo iniziale dei dispositivi e dei numerosi sensori e unità di dosaggio necessari per il funzionamento del DPF, si aggiungono i costi operativi e di manutenzione”.
Stando ai risultati di un recente sondaggio commissionato da Texaco Lubricants, il 67% degli intervistati ha segnalato di avere riscontrato problemi con i sistemi di controllo delle emissioni, e molti hanno fatto specifico riferimento al DPF. Quasi la metà degli intervistati si è detta costretta a forzare la rigenerazione manuale del DPF per ripristinarne il funzionamento, con un’attività di manutenzione non pianificata.
Ridurre l’accumulo di fuliggine nel DPF
Il DPF raccoglie fino al 98% delle emissioni di particolato sotto forma di fuliggine e cenere, la maggior parte delle quali viene bruciata durante i tipici cicli di rigenerazione del DPF. Tuttavia, poiché la cenere è un materiale incombustibile derivato dagli additivi metallici presenti nei lubrificanti, nel tempo il DPF si intasa, e i proprietari di flotte sono costretti a mettere fuori servizio i veicoli per ripristinare la funzione del DPF, andando incontro a costi di manutenzione aggiuntivi e a perdite di produttività.Inoltre, se l’accumulo di fuliggine e cenere è eccessivo, la grande quantità di calore prodotta durante la rigenerazione può danneggiare il DPF, con conseguenti costi di diverse migliaia di euro per la sostituzione. L’intasamento del DPF aumenta la contropressione sul motore e i cicli di rigenerazione, e di conseguenza il consumo di carburante.
La forza di ChevronChevron è coinvolta in ogni aspetto dell’industria energetica:
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