Dall’esperienza di un gruppo di professionisti è nato un nuovo progetto di distribuzione ricambi autocarro: T.Truck si presenta al mercato.
Lo scorso anno, in piena pandemia, hanno fatto una scommessa su se stessi, consapevoli delle difficoltà che avrebbero incontrato ma fiduciosi del loro bagaglio di competenze. Il progetto è operativo da ottobre 2020 e si chiama T.Truck, una nuova realtà nella distribuzione nazionale di ricambi truck che ha posto la sua sede a Monza.
E proprio nel magazzino monzese di Via Puglia 14 abbiamo incontrato Paolo Baldini e gli altri soci di T.Truck, per conoscere progetti in corso e sviluppi futuri, ora che - a distanza di oltre sei mesi dal suo debutto sul mercato - il giovane distributore ha raccolto il consenso di numerosi clienti.
Come nasce l’idea di creare T.Truck e come si presenta sul mercato?
Il mio ritorno qui a Monza è prima di tutto un ritorno tra amici, perché i miei soci ed io ci conosciamo da tanti anni e siamo accomunati dalla stessa visione e dalla stessa passione. Unendo le rispettive competenze maturate nelle precedenti aziende, abbiamo deciso di creare una realtà distributiva più vicina possibile al nostro know-how e da qui l’idea di T.Truck.
Ci concentriamo prevalentemente sulla distribuzione di prodotti che ruotano attorno a due divisioni: illuminazione e pneumatica-meccanica. Oggi possiamo dire di aver raggiunto un buon equilibrio tra i diversi marchi inseriti e da qui in poi occorre fare sviluppo.
In foto: il nuovo catalogo illuminazione di T.Truck.
Partiamo dalle due divisioni: quali sono i principali marchi trattati?
Nella divisione lighting abbiamo una ventennale esperienza, quindi conosciamo bene tanto i prodotti quanto i fornitori. Il nostro portafoglio comprende nomi importanti di primo equipaggiamento come Vignal e Aspöck, e tutta la parte di prodotto equivalente.
Per la divisione meccanica, invece, abbiamo inserito tutto quello che è la parte pneumatica, quindi molle ad aria e serbatoi aria, ma anche tiranteria, stringendo importanti accordi commerciali con diverse aziende.
Siamo infatti diventati distributori nazionali unici di una importante realtà turca (la IRC - International Rubber Company) e trattiamo il marchio Luftech. Per quanto riguarda i raccordi, abbiamo la distribuzione del marchio Raufoss, mentre per i serbatoi d’aria operiamo con Ferrais Serbatoi.
Tra i nuovi marchi, grande soddisfazione deriva dalla partnership con l’azienda Ocap, che ci ha dato mandato e siamo diventati agenti con deposito per le regioni Lombardia, Piemonte e Liguria. La tiranteria Ocap è sicuramente un prodotto di qualità e pensiamo di avere ampio spazio di manovra.
L’ultima novità in ordine temporale è la partnership con Wai, grazie alla quale siamo diventati distributori ufficiali dei suoi motorini e alternatori. È un prodotto per noi nuovo, che non avevamo mai trattato, ma molto interessante. Di Wai ci ha convinto la qualità del ricambio e siamo fiduciosi di ottenere un buon riscontro dalla clientela.
È un periodo tutt’altro che semplice e anche lo scenario non è dei più facili. Cosa vi differenzia nel panorama distributivo truck, già abbastanza competitivo?
Conosciamo bene il mercato, fatto anche di grandi gruppi, e in questo senso il nostro ingresso potrebbe sembrare un po’ singolare. Noi, però, ci presentiamo in maniera diversa da questi colossi, che trattano direttamente con i fornitori e vendono alle officine. Diversamente da loro, siamo entrati nel mercato con una connotazione più “ibrida”, dato che ci inseriamo a un livello intermedio della filiera, proponendo i tre step tipici della distribuzione aftermarket auto.
Questo perché nel mercato italiano esistono ancora tanti ricambisti, che hanno bisogno non solo del prodotto ma anche di un servizio a 360 gradi. Forti delle nostre competenze, ci presentiamo loro non solo con un’ampia scelta, ma anche come un valido aiuto nella scelta del prodotto giusto.
La reazione del mercato è stata positiva: i clienti stanno rispondendo bene e il motivo di questo consenso va ricercato nel fatto che ci presentiamo con una forte specializzazione.
Molti distributori hanno intrapreso la strada del private label. È un percorso scelto anche da voi?
Al cliente devi presentare delle scelte, quindi ti proponi con il prodotto top di gamma e il prodotto di qualità ma più economico. In più, oggi possiamo offrire anche una linea brandizzata.
Come T.Truck infatti, stiamo sviluppando una nostra gamma, che ci permetterà di distinguerci sia come qualità del prodotto sia come livello di prezzo. Coprirà entrambe le divisioni - lighting e pneumatica - a copertura della maggior parte delle applicazioni del veicolo industriale. Oggi ci troviamo ancora in un fase di sviluppo del programma, ma saremo presto pronti per proporla e farla crescere sul mercato.
Private label a parte, avete intenzione di inserire altre linee? Quali sono gli altri obiettivi che vi siete posti?
Per il momento non è nostra intenzione ampliare il portafoglio. Dobbiamo lavorare sulle nuove linee, a partire dall’ultimo ingresso di Wai, ma anche Ocap e Luftech.
I punti fondamentali su cui dobbiamo concentrarci sono due: la penetrazione nel mercato, con una copertura delle zone scoperte, e lo sviluppo dei prodotti.
Siamo un’azienda relativamente piccola, ma molto veloce ed elastica e questo ci permette di reagire tempestivamente a ogni nuovo impulso del mercato. Abbiamo buona volontà, molte idee e anni di esperienza sul mercato; ma siamo anche consapevoli che per conquistarci un posto nel mercato occorre anche tanta fortuna. Alea iacta est.