La lunga collaborazione tra PLI e Iveco, quest’anno rinnovata e rinsaldata, ha favorito lo sviluppo di lubrificanti su misura, che si presentano sul mercato con un cobranding che garantisce prestazioni e efficienza.
Da questa primavera sul mercato è stata presentata la nuova gamma Iveco Urania: fluidi di livello superiore sviluppati in stretta collaborazione con il costruttore nazionale, in grado di aumentare le prestazioni del motore, ridurre i costi e allungare gli intervalli di cambio dell'olio.
La novità, come ci ha evidenziato in questa intervista Fulvio Savio, Marketing Manager Italy di PLI, è il frutto di un rinnovato contratto di partnership, che ha portato allo sviluppo di un prodotto cobranding, Iveco Urania.
Il fatto di poter apporre il brand Iveco accanto a quello di Urania è una conferma dell’elevato contenuto tecnologico del prodotto e allo stesso tempo una garanzia, data dal costruttore, di enfatizzare le elevate performance dei suoi motori. A tutto vantaggio, come ha sottolineato Savio, del gestore delle flotte, del trasportatore e del meccanico.
Come nasce la nuova linea Urania e quanto è importante la partnership con Iveco?
La collaborazione, che da oltre 45 anni vede coinvolti Petronas e Iveco nello sviluppo di fluidi e lubrificanti ad alto contenuto tecnologico, quest’anno è stata rinnovata. Per noi di Petronas, questo nuovo contratto di partnership ha coinciso con un apprezzamento del lavoro fatto in tutti questi anni e con un rafforzamento della collaborazione, perché oggi ci presentiamo al mercato con un prodotto cobranded, cioè un prodotto Iveco Urania.
Grazie a questa nuova collaborazione tecnico–commerciale, il cliente sa che i prodotti Iveco Urania sono sviluppati insieme ai tecnici Iveco e questo vale dall’inizio del progetto fino alla sua commercializzazione. E qui sta la forza del nostro prodotto rispetto ai competitor.
I nostri tecnici Petronas e quelli Iveco hanno contatti quotidiani, finalizzati alla progettazione di un prodotto innovativo, a cui seguono migliaia di ore di ricerca e di test su strada. Il risultato è un lubrificante ingegnerizzato e testato, che si può fregiare delle specifiche Iveco e dei i CTR (Contractual Technical Reference) che regolano l’originalità delle formulazioni sviluppate da PLI e personalizzate per il costruttore.
Quali sono i benefici per una flotta e i vantaggi per un professionista della riparazione?
Il truck è un investimento importante, che in fase di acquisto richiede molta attenzione a tutte quelle che sono le variabili economiche, che in questo canale vanno di pari passo alle prestazioni del motore (chilometraggio, consumo e intervallo di cambio). Il prodotto Iveco Urania è in grado di garantire una gestione ottimale dei fluidi di lubrificazione, che significa ottimizzare la temperatura interna del motore e il consumo di carburante, aumentare i tempi degli intervalli di cambio. Con Iveco Urania contribuiamo a dotare il veicolo della massima resistenza ed efficienza per compiere la sua funzione, che è quella di viaggiare.
Dal lato del meccanico, l’utilizzo di questi prodotti genera sicurezza, perché l’officina che deve fare manutenzione su un camion utilizzando prodotti raccomandati ha la certezza di riconsegnare un mezzo nelle perfette condizioni, in grado di performare come un veicolo nuovo.
Il prodotto di punta: perché Iveco Urania Next?“Sviluppato per motori Euro VI Cursor, Urania Next è un ottimo esempio di quanto sia strategica la partnership con Iveco. Nello sviluppo dei nuovi mezzi, il costruttore ha tenuto molto in considerazione il TCO, la fuel economy, il controllo delle emissioni e ha quindi chiesto a noi lubrificantisti di preparare un prodotto che potesse enfatizzare e aiutare il motore a raggiungere questi obiettivi.Il risultato è un lubrificante con una formulazione a basso contenuto di ceneri (il primo lubrificante 0W-20 nel mondo degli oli motore per trazione pesante) che protegge il sistema di post trattamento dei gas di scarico, garantendo un'estensione dell'intervallo di cambio dell'olio e maggiori vantaggi in termini di risparmio di carburante, per ridurre il costo totale di proprietà. Ad elevarsi non sono solo le prestazioni del motore, ma anche gli intervalli di sostituzione, che arrivano a circa 150.000 km (fino a 10 anni fa si parlava di 80-90.000 km). Il fatto di poter garantire la perfetta operatività del mezzo per tutti questi chilometri è fondamentale sia per il trasportatore, sia per le flotte.” |
Le sempre più severe normative europee puntano a una drastica riduzione delle emissioni. Qual è la strada scelta da Petronas per non compromettere le prestazioni dei veicoli?
Uno dei pilastri di Petronas è la tecnologia, intesa come elemento differenziante nei confronti dei competitor. Il centro ricerche globale di Santena (in foto) è un segnale importante in questo senso: la scelta strategica di investire in Europa (e in Italia) è data dalla vicinanza ai maggiori costruttori, che sono ancora qui, e con cui possiamo sviluppare i prodotti.
In ottica di differenziazione di tecnologia, la strada intrapresa da Petronas ha un nome: il progetto E3, dove la lettera E sta per emissioni, efficienza, energia. Con i nostri prodotti vogliamo garantire il massimo delle prestazioni e dell’affidabilità con il minor spreco di energia e quindi massimizzando l’efficienza e riducendo le emissioni.
Inoltre come Petronas forniamo al veicolo Iveco tutta una serie di prodotti che vanno oltre il motore, come i fluidi per la trasmissione e per gli assali, liquidi radiatore e fluido freni, e che costituiscono quello che noi chiamiamo “pacchetto per il risparmio di carburante", cioè in grado di aumentare la fuel economy.
Sul piano della formazione, quale supporto viene offerto alle officine?
La formazione è un aspetto molto importante e il nostro sforzo è quello di spiegare come un prodotto raccomandato possa fare la differenza rispetto a un altro lubrificante.
Anche in piena pandemia, non abbiamo mai smesso di mantenere la nostra rete più informata possibile su tutte quelle che sono le novità, le specifiche, le raccomandazioni dei nostri prodotti, e questo grazie ai nostri tecnici in front line in grado di dare risposte mirate.
Per ottenere il massimo risultato dalla partnership con il costruttore, abbiamo formato anche i tecnici Iveco e nei prossimi mesi è previsto il coinvolgimento delle officine Iveco. Oltre a ciò, il nostro ufficio tecnico è sempre a disposizione per fare anche della formazione ad hoc.
In che modo la diffusione dei veicoli LNG sta orientando la ricerca?
Da molti anni Iveco investe in questa direzione, puntando molto sulle tecnologie di propulsione alternative, come metano e LNG. In sinergia con il costruttore, abbiamo sviluppato Urania FE LS, un lubrificante ad hoc per questo tipo di motorizzazioni, che hanno richieste particolari rispetto a un motore a gasolio. Tendenzialmente sono prodotti con basso contenuto di cenere e che aiutano a prevenire ossidazioni e depositi nel motore. L’obiettivo è quello di permettere anche a questo tipo di motorizzazioni degli intervalli di cambio più estesi possibili, che oggi arrivano fino a 90.000 km.
Le moderne motorizzazioni e i moderni cambi automatici richiedono specifiche sempre più stringenti sui lubrificanti. Come supportate la filiera distributiva e il mondo dell'autoriparazione a non commettere errori nella scelta dei lubrificanti?
Se sui veicoli nuovi è ovvio pensare che un meccanico segua le indicazioni del costruttore, sui mezzi con qualche anno di attività è sempre più strategico poter offrire un prodotto raccomandato.
A supporto della scelta del meccanico, oltre alla formazione, c’è il servizio tecnico, le tabelle di lubrificazione (sia murali e cartacee, sia virtuali) e, da questa primavera, la possibilità di consultare i nostri minisiti dedicati, dove il meccanico può trovare tutte le informazioni sui singoli prodotti. Inoltre, nella sezione Lube Recommender (una evoluzione della tabella di lubrificazione) è possibile vedere non solo il prodotto raccomandato in base al mezzo e la quantità da utilizzare, ma visionare anche la scheda tecnica, la scheda di sicurezza e altre utili informazioni.
Come evolveranno i fluidi per stare al passo con la forte spinta verso l’elettrificazione (Soprattutto dei mezzi di distribuzione urbana) dettata dai costruttori?
La tendenza e la spinta verso veicoli ibridi ed elettrici, soprattutto nei passenger car, è sotto gli occhi di tutti. Nel pesante, invece, si cominciano ora a vedere motorizzazioni alternative, specie in ambito di trasporto urbano e nelle grandi città.
Per quanto riguarda il prodotto lubrificante, occorre distinguere tra ibrido ed elettrico. Se consideriamo i veicoli ibridi, ci sarà sempre una parte termica affiancata da una batteria, e quindi in questo caso i lubrificanti, nella loro accezione tradizionale, continueranno ad esistere. Se invece facciamo il salto in avanti, arrivando a motori completamente elettrici, sparirà tutta la parte termica e quindi non parliamo più di prodotti lubrificanti, ma di prodotti trasmissione e fluidi per il raffreddamento della batteria.
Dal deserto alla stradaUn test molto importante che evidenzia la forza della partnership tra PLI e Iveco è la partecipazione alle sfide più estreme in campo motoristico, come la Dakar e l’Africa Eco Race. Oltre a costituire un’importante vetrina mondiale, il successo in queste competizioni testimonia la qualità del prodotto Urania, capace di poter garantire la massima affidabilità del mezzo anche in condizioni così severe. |