La crescita delle immatricolazioni di autocarri rilevata ad aprile, seguente al dato negativo del mese precedente, fornisce un’ulteriore testimonianza dell’andamento altalenante del mercato.
In questo clima di attesa e indecisione agli investimenti, dettato dalla necessità di misure di sostegno al rinnovo del circolante, il mese di aprile 2024 si chiude in positivo con il ritorno del segno "più" sul mercato degli autocarri, dei veicoli trainati e degli autobus.
Ma, nonostante i dati mensili siano in recupero, le associazioni della filiera automotive e dell’autotrasporto concordano sulla necessità di introdurre misure di supporto alla domanda caratterizzate da una programmazione economica pluriennale che abiliti la pianificazione degli investimenti da parte degli operatori del settore.
Inoltre, si auspica il riconoscimento dei benefici fiscali per gli investimenti in veicoli di ultima generazione, quali la reintroduzione del credito d’imposta sugli acquisti di beni strumentali tradizionali.
L’altalena del mercato: aprile sale
Secondo i dati Anfia, nel mese di aprile sono stati rilasciati 2.354 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+18,3% rispetto ad aprile 2023) e 1.151 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+2%), suddivisi in 115 rimorchi (+40,2%) e 1.036 semirimorchi (-1%).Nei primi quattro mesi del 2024 si contano 10.237 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 9,1% in più rispetto ai primi quattro mesi del 2023, e 4.413 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-20,1% rispetto a gennaio-aprile 2023), così ripartiti: 443 rimorchi (+11,3%) e 3.970 semirimorchi (-22,5%).
Tutte le classi di peso mantengono una variazione positiva nel periodo primo quadrimestre 2024.
I veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano ancora una volta il rialzo più consistente (+152,8%), seguiti dai veicoli sopra le 12,5 e sotto le 16 tonnellate (+21,9%), dai veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate (+11,2%), dai veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (+8%) e, infine, dai veicoli sopra le 5 e fino a 8 tonnellate (+4,4%).
Sempre a gennaio-aprile 2024, gli autocarri rigidi risultano in crescita del 13,5%, mentre i trattori stradali chiudono a +5,5%. Nello stesso periodo, crescono i veicoli da cantiere (+18,7%) e mantengono una variazione positiva anche i veicoli stradali (+4,8%).
Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi quattro mesi del 2024 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 2% (era dell’1,7% a gennaio-aprile 2023), per un totale di 203 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano lo 0,8% del totale (era lo 0,3% a gennaio-aprile 2023).
L’altalena non fa bene al mercato
“La crescita nel numero delle immatricolazioni di autocarri rilevata ad aprile che segue il dato negativo del mese precedente fornisce un’ulteriore testimonianza dell’andamento altalenante del mercato causato da politiche pubbliche discontinue e incapaci di dare un vero stimolo al rinnovo e allo svecchiamento del parco circolante nazionale – ha commentato Luca Sra, delegato Anfia per il trasporto merci.Come già ribadito, tutte le associazioni della filiera automotive e dell’autotrasporto concordano sulla necessità di introdurre misure di supporto alla domanda caratterizzate da una programmazione economica pluriennale che abiliti la pianificazione degli investimenti da parte degli operatori del settore.
Tale strumento deve essere guidato dal principio di neutralità tecnologica, riconoscendo l’apporto in termini di riduzione delle emissioni di CO2 di tutte le tecnologie attualmente disponibili sul mercato a partire dal gas naturale (compresso o liquefatto) e del diesel, anche grazie alla loro piena compatibilità con i rispettivi biocarburanti (biometano e HVO), e permettendo in prospettiva lo sviluppo dei fattori abilitanti per la diffusione dei veicoli a zero emissioni allo scarico come il riconoscimento della fattispecie del noleggio a lungo termine e il supporto all’infrastrutturazione per la loro ricarica e rifornimento.
Nell’ottica di costruire un ecosistema che favorisca il rinnovo del parco circolante dell’autotrasporto, si rinnova inoltre l’invito a riconoscere benefici fiscali per gli investimenti in veicoli di ultima generazione come ad esempio la reintroduzione del credito d’imposta sugli acquisti di beni strumentali tradizionali”.
Autobus: un settore vitale e in netta ripresa
Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza ad aprile 552 nuove unità, con un incremento del 74,7% rispetto ad aprile 2023.Nel primo quadrimestre 2024, i libretti di autobus rilasciati sono 2.127 (+29% rispetto a gennaio-aprile 2023).
Tre segmenti su quattro registrano una variazione positiva nel cumulato: +179,1% i minibus , +81,8% gli autobus e midibus turistici e +9,4% gli autobus adibiti al TPL, mentre gli scuolabus registrano una flessione dell’1,8%.
Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 19,9% a gennaio-aprile 2024 (contro l’11,8% del primo quadrimestre 2023), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 20,8% (13,8% a gennaio-aprile 2023).
"L'aumento del 74,7% rispetto all'anno precedente rappresenta un chiaro segnale della ripresa e della vitalità del settore dei trasporti su strada” – ha affermato Andrea Rampini, presidente della Sezione Autobus di Anfia.
L'incremento a tripla cifra nei settori dei minibus, degli autobus e midibus turistici, insieme alla significativa crescita degli scuolabus e degli autobus adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, è testimonianza dell'efficacia degli sforzi dedicati al rinnovo del parco circolante, con una particolare attenzione alla transizione energetica.
Tuttavia, mentre osserviamo con favore questa tendenza positiva, ci preme sottolineare l'importanza di una strategia più attenta sul comparto produttivo italiano. È essenziale, infatti, che le istituzioni considerino anche il sostegno alle imprese esistenti nel settore, preservando un patrimonio di competenze e capacità che rappresentano un valore fondamentale e un'opportunità per il Paese nel suo complesso.
In questo contesto, incoraggiamo un dialogo costruttivo tra le autorità pubbliche, le imprese del settore e le associazioni di categoria al fine di sviluppare politiche e strategie che garantiscano una crescita sostenibile del settore, preservando al contempo il tessuto imprenditoriale esistente”.