Dall’acquisizione di Cavi Diesel alla creazione di un hub logistico per i ricambi bus, passando per l’apertura di due nuovi centri di assistenza nel 2025. E poi tanto Reman. Interservice diversifica il business, in perfetto stile Maurelli.
È il caso di Interservice, azienda che opera nel settore della manutenzione, riparazione e vendita ricambi, rappresentando un punto di riferimento per qualità, efficienza e competenza.
Parte del gruppo Maurelli, unisce il proprio know-how all’esperienza della capogruppo, offrendo soluzioni complete e personalizzate per la manutenzione, la gestione e l'assistenza di veicoli commerciali, industriali, rimorchi e autobus. Grazie all'ampiezza di visione e ai valori radicati della famiglia Maurelli, Interservice si distingue per la capacità di rispondere alle esigenze del mercato con un approccio innovativo e orientato alla crescita.
Una crescita ormai ininterrotta da diversi anni, che ha registrato una netta accelerazione nell’ultimo biennio. Entrata a far parte del gruppo Maurelli nel 2011, dal 2017 è sotto la guida di Fabio Marino, manager di comprovata esperienza che incarna perfettamente i valori di Maurelli Group e che ha saputo trasformare in realtà la visione di Giacomo Maurelli: diventare punto di riferimento nel mondo dei ricambi originali e dell’assistenza.
>>> Interservice: un modello che cresce nel truck e nel bus
Questo percorso ha portato Interservice a crescere significativamente, passando dalle 60 risorse del 2019 alle attuali 210 e generando un fatturato che per il 2024 dovrebbe sfiorare i 50 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni del 2019.
Come ha dichiarato Fabio Marino, anche il 2024 è stato un anno intenso, coronato dall’acquisizione di Cavi Diesel (con le due sedi di Milano e Bolzano) e dall’apertura della nuova officina su Parma a mandato Man, operazioni che hanno portato la società a un totale di sei officine presenti e operative nel 2024 e ad altre due sedi ormai prossime all’inaugurazione.
I progetti per il 2025? Ambiziosi, in perfetto stile Maurelli.
Passata un po’ in sordina, la notizia dell’acquisizione è strategica per la crescita di Interservice. Ci spiega le motivazioni dietro questa operazione?
Qualche anno fa, con l’ingresso in Interservice di Davide e Marco Campari e l’apertura della sede di Correggio (RE), ci siamo aperti al mondo bus, un business oggi strategico perché le attività che ruotano attorno a questo segmento valgono il 40% del fatturato totale.
L’acquisizione di Cavi Diesel, avvenuta lo scorso aprile, rientra in questo progetto. Rilevando la società, con le due sedi di Milano e Bolzano, siamo subentrati come Interservice nella gestione della flotta Solaris, ereditando il contratto di full service per 350 veicoli totalmente elettrici in forza ad ATM Milano.
Per gestire la flotta elettrica più grande d’Italia e garantire a Solaris e al cliente finale il servizio adeguato, abbiamo raddoppiato il personale di Milano presente in officina e nei depositi di ATM, passando da 14 risorse a 27 nel giro di pochi mesi.
Oggi possiamo dire di aver consolidato il nostro rapporto con la casa madre polacca, perché alla gestione delle flotte di Trento, Reggio Emilia e Parma, si sono aggiunte quelle di Milano, Bergamo e Bolzano, per un totale di circa 500 veicoli Solaris.
Ma non solo. All’interno delle trazioni alternative, non possiamo non includere l’idrogeno, la cui tecnologia è ancora agli esordi, ma rappresenta una delle soluzioni più promettenti per il futuro della mobilità sostenibile.
Interservice è già pronta a raccogliere questa sfida.
Diversificazione dei serviziLa moderna struttura Interservice offre servizi di assistenza per ogni tipo di veicolo e, in particolare per i mandati specifici Mercedes Benz, Man, Daf e Ford Trucks, garantisce efficienza, competenza e disponibilità di ricambi.Molteplici anche le specializzazioni: truck, bus, ecologia, auto e veicoli leggeri, oltre alla innovativa divisione Reman (revisione cambi e pinze freno) e Rail (revisione power pack). |
Quali sono i progetti in questa direzione?
Grazie a questa operazione abbiamo preso in gestione la flotta Solaris a idrogeno ed elettrica di Sasa Bolzano, su cui operiamo direttamente dalla sede di Bolzano. A breve, questa competenza si arricchirà ulteriormente: nel 2025, inizieremo a gestire altri 130 veicoli a idrogeno, che verranno consegnati dalla casa madre polacca all’azienda di trasporto pubblico di Bologna (Tper). Questa sarà la flotta a idrogeno più grande d’Europa, che si affiancherà alla gestione della flotta elettrica più grande d’Italia, confermando Interservice come leader nella manutenzione e assistenza dei veicoli a basse e zero emissioni.
Come vi state organizzando per gestire così tanti veicoli?
Continueremo a crescere anche nell’organico, come abbiamo fatto negli ultimi cinque anni, che ci hanno visto passare dalle 60 risorse del 2019 alle attuali 210.
Se a Milano abbiamo raddoppiato le risorse, su Bologna abbiamo in programma l’apertura di una nuova struttura operativa. Tuttavia, gran parte del lavoro continuerà a svolgersi direttamente presso i locali del cliente - come già succede con Milano - garantendo un servizio efficiente e tempestivo.
Da specialista truck a punto di riferimento per il mondo truck & bus, quindi?
La direzione è questa. Anche in ambito truck ci sono importanti novità.
A luglio siamo subentrati nella gestione di un’officina Man a Parma, segnando l’inizio di un progetto ambizioso. Abbiamo acquisito un capannone all’Interporto di Parma, con 6.000 mq coperti e 10.000 scoperti, dove realizzeremo una moderna officina autorizzata Man. Questa struttura, all’avanguardia nei servizi, sarà dedicata a truck, autobus e van, con un’area operativa di 3.000 mq.
Inoltre (notizia freschissima) rinsaldiamo il rapporto con Man, che ci ha dato il mandato per l’apertura di una nuova officina autorizzata nella zona di Genova. Il progetto è appena partito, ma contiamo di essere operativi già dal secondo semestre del 2025.
Diversificare il business aprendo al bus significa sviluppare ulteriormente la logistica. Quali sono i progetti?
Le attività legate al mondo bus di Interservice costituiscono circa l’80% del business ricambi bus nel totale Maurelli. Una quota rilevante.
Ecco perché abbiamo dato il via a un progetto strategico: la creazione su Piacenza di un hub, gestito interamente da Interservice, che diventerà il più grande centro logistico di ricambi bus in Italia.
Sarà un magazzino di 3.000 mq, da dove verranno gestiti tutti i marchi da noi trattati, ricambi originali ed equivalenti, legati al mondo del trasporto pubblico.
La centralizzazione su Piacenza ottimizza la logistica e la distribuzione, anche se verrà mantenuta comunque una rete strategica con gli altri hub Maurelli di Capua, Verona e Milano, dove verrà dislocata una parte dei ricambi bus per garantire quella rapidità di consegne che ci contraddistingue.
RigenerazioneFiore all’occhiello della struttura Interservice di Trento è il reparto per la rigenerazione cambi e il reparto per la rigenerazione pinze, quest'ultimo recentemente potenziato con l’implementazione di un’isola totalmente robotizzata per la rigenerazione delle carcasse, in grado di rigenerare 10.000 pinze. |
Sempre in tema di diversificazione, la collaborazione con Hübner fa parte di questa visione?
Esattamente, la collaborazione con Hübner rappresenta un elemento chiave della nostra strategia di diversificazione.
Questa partnership, avviata all’inizio dell’anno, ci sta già dando grandi soddisfazioni. Hübner, leader nella produzione di ralle e mantici per il settore autobus e ferroviario, ci ha permesso di sviluppare un approccio innovativo e proattivo.
In passato, la revisione o sostituzione di ralle e mantici avveniva solo su richiesta. Oggi, invece, grazie a un processo strutturato di verifica e controllo delle difettosità, siamo in grado di intervenire in modo tempestivo, evitando criticità per i nostri clienti. Considerando che la sostituzione di una ralla e di un mantice ha un peso importante nella lavorazione del veicolo, il valore di questo servizio è evidente.
Per il 2025, stimiamo di generare un business di circa 2 milioni di euro solo attraverso questa collaborazione, consolidando ulteriormente la nostra posizione come partner affidabile e innovativo nel settore.
Con le sedi già operative di Trento, Correggio, Novara, Bolzano, Milano e Parma e le nuova strutture previste nel 2025 (Piacenza, Bologna, Genova) Interservice sta realizzando una importante rete di officine. Qual è la visione dietro questa crescita?
L’assistenza è diventata uno dei core business del gruppo Maurelli, un settore che rappresenta una parte fondamentale della nostra crescita e sviluppo.
Con circa 65 milioni di euro generati annualmente in questo ambito, Interservice si conferma un pilastro centrale nella strategia del gruppo, che nel suo complesso ha un consolidato di circa 300 milioni di euro.
La nostra visione è quella di affermarci come partner di riferimento nel settore dell’assistenza, con un modello aziendale che si ispira a quello di una casa madre. Questo ci permette di ottimizzare i processi e offrire un servizio di qualità, mantenendo un’elevata autonomia operativa per ogni sede.
A fronte di una continua espansione, abbiamo centralizzato nella sede di Trento tutti i servizi di supporto (amministrazione, garanzie, ufficio tecnico, acquisti e commerciale), mentre le altre sedi sono focalizzate esclusivamente sull’attività operativa. Un team di sei persone coordina le varie sedi, assicurando che vengano seguite le procedure aziendali e che ogni officina possa concentrarsi unicamente sull’assistenza. Questo approccio manageriale ci consente di essere più efficienti e pronti a rispondere alle richieste del mercato.
Il nostro obiettivo di sviluppare una rete di officine altamente efficiente e innovativa va di pari passo con le autorizzazioni delle case e i mandati, perché ci danno l’opportunità di restare sempre aggiornati. Inoltre per noi che lavoriamo con le flotte straniere, e con il loro giovane parco mezzi, è fondamentale avere numerosi mandati.
Siamo sulla strada giusta: con alcuni costruttori, come Man, abbiamo instaurato collaborazioni così strette che sono loro a spingerci a sviluppare insieme nuove reti di assistenza, come nel caso delle aperture di Parma e Genova.