Specializzata nel settore dei ricambi per veicoli industriali da oltre sessant’anni, Binetti è una solida azienda pugliese che guarda al futuro puntando sull’alleanza fra aziende, così come testimonia la fondazione di Center Bus insieme a Pascoli e l’entrata in Novagroup. Qual è il suo segreto? Ce lo spiega Maria Teresa Binetti.
L’azienda infatti è stata fondata nel 1951, con la denominazione di Emporio dell’Auto, grazie all’intraprendenza di Rocco Binetti; il testimone è poi passato a suo figlio Francesco, che a sua volta ha lasciato il timone alla sua unica erede, Maria Teresa per l’appunto.
Qual è il punto di forza di un’azienda così longeva come la sua?
Abbiamo sempre e solo trattato il veicolo pesante: questo nel tempo ci ha permesso di specializzarci in tutti i suoi ambiti, coprendo le richieste dei clienti dalla a alla z. Da più di trent’anni infatti in azienda non manca niente (escluso lo pneumatico) e qui sta la nostra forza: il cliente da noi può trovare di tutto, dalla lampadina al parafango e via dicendo. Io sono in azienda da vent’anni, e mio padre ha collaborato con me fino a circa 15 anni fa. Al momento abbiamo un organico di 38 persone con un fatturato di circa 14 milioni di euro. Abbiamo in tutto 3.500 mq di capannone, con tre depositi di circa 2.500 mq. Come area geografica copriamo Puglia, Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise e Sicilia. Al momento siamo concessionari di tutti i marchi che sono di primo impianto sul truck, un lavoro lungo, faticoso e molto importante per noi: in primis per servire le officine che rimangono sempre il nostro primo cliente, e poi per lavorare con tutte le flotte (con l’officina interna possibilmente) e con le aziende di ricambi, quindi piccoli magazzini che non sono distributori. Sicuramente un altro nostro punto di forza sta nella specializzazione e competenza del nostro personale al banco e al call center, dove al momento impegniamo 6 addetti che fanno preventivi costantemente e sono per noi una grande risorsa. Nel frattempo abbiamo creato anche una sala corsi interna sia per i nostri dipendenti che per i clienti, in cui teniamo corsi di aggiornamento. Proprio in questo ambito abbiamo anche persone dedicate unicamente alla diagnostica, che fanno visita alle flotte e danno supporto ai nostri clienti nella risoluzione quotidiana dei problemi.
Quali sono stati gli eventi più importanti per l’azienda negli ultimi anni?
Un passo considerevole lo abbiamo fatto fondando nel 2012 Center Bus insieme alla ditta Pascoli di Mestre, che rivende unicamente ricambi per bus. Volevamo infatti specializzarci anche nel settore bus, che è simile a quello del veicolo industriale ma con piccole differenze. Si tratta di una società con un organico di tre persone, ma che sta iniziando a crescere e ci sta dando grosse soddisfazioni.
A Center Bus è stato affidato un magazzino di circa 800 mq con l’ingresso completamente indipendente.
Seguendo questa strategia di ampliamento, l’anno scorso a novembre siamo entrati a far parte di Novagroup per quanto riguarda la divisione dedicata al truck. La scelta di affiliarci ci consente di operare con i migliori player in ambito truck.
Siamo soddisfatti delle sinergie createsi con Novagroup, e in occasione della convention tenutasi lo scorso luglio in Sardegna, che ha riunito tutti i soci per presentare la nuova strategia del gruppo, abbiamo presentato il progetto officine che dovrebbe partire nei primi mesi del 2016. Il progetto prevede appunto la copertura della rete con le officine, sia per la parte vettura che truck con un nome proprio per officine indipendenti o già marchiate.
Vista la sua esperienza decennale nel settore, quali sono stati gli sviluppi più importanti del mercato?
L’ evoluzione sicuramente riguarda il cliente che è più preparato rispetto al passato; quando ordina i ricambi sa ciò che vuole. Oggi infatti grazie ai corsi di aggiornamento tecnico che teniamo presso la nostra sede e ai cataloghi online che mettiamo a disposizione, il cliente conosce esattamente i prodotti di cui necessita. Infine con il collegamento al nostro servizio di e-commerce è in grado di sapere subito la disponibilità del prodotto stesso e il suo costo, inoltrando l’ordine con passaggi semplici e veloci. Ovviamente con la possibilità di ricerche sul web sono aumentati anche i confronti di prezzo con i nostri competitor, e ciò comporta continue richieste di preventivi e trattative particolari con la clientela.
’introduzione in azienda circa 5 anni fa del call center ha fatto sì che preventivi e richieste particolari siano tutte gestite da un apposito ufficio, che in questo modo funge da ufficio vendite esterno.
Per il futuro invece cosa si aspetta?
Noi abbiamo già guardato avanti tre anni fa quando abbiamo fondato Center Bus con Pascoli: il futuro sta proprio nell’alleanza. Vista la società che abbiamo in comune, io ed Elisabetta (Elisabetta Pascoli, presidente del Gruppo Pascoli, ndr) cerchiamo di operare in maniera sinergica. La parola d’ordine è “l’unione fa la forza”, quindi ci incontriamo per fissare le strategie, mantenendo grande autonomia di azione in zone ben designate. Fidarsi di una persona sconosciuta è stata una sfida per entrambe, ma il feeling che si è creato è stato molto forte e nel giro di un anno abbiamo fondato Center Bus; creare una società è facile, la difficoltà sta nel mantenerla e portarla avanti, sfido chiunque a farlo con successo. Penso che nei prossimi anni chi non si allea e continua a fare una sterile guerra al prezzo senza badare al servizio non avrà vita lunga sul mercato, perché le aziende vivono di margine, hanno bisogno di nuovi prodotti, e l’ingresso in Novagroup ci ha aiutato: per me questo significa crescere. Abbiamo così potuto entrare a far parte anche del network Temot International, che conta davvero tanto per noi perché rappresenta l’ingresso nel business europeo. Ad ogni modo, noi già lavoriamo sull’estero con Grecia e Albania da circa un anno, e l’obiettivo è quello di aprire sempre più i nostri orizzonti.
Oltre ad ampliarsi all’estero, avete obiettivi più specifici all’interno della vostra attività?
Sicuramente vorremmo migliorare la parte commerciale, in particolare il supporto e-commerce inserendo nell’organico ragazzi giovani in grado di seguire nel modo migliore questo servizio. Si tratta della parte di organizzazione interna che sta cambiando. L’età media dei dipendenti è molto bassa, e l’azienda e in grado di accogliere questi sviluppi tecnologici nel miglior modo possibile. Quando guardo al futuro punto sui giovani, sulla preparazione che gli si può dare, e negli ultimi anni ho avuto grandi soddisfazioni.
A ogni modo, l’ e-commerce al giorno d’oggi è essenziale e rappresenta per noi una grossa sfida; infatti le officine truck non amano molto questo modo di ordinare ricambi, ma il nostro obiettivo sarà quello di elevare la percentuale di ordini ricevuti tramite web lasciando però inalterata la consulenza tecnica fornita dal nostro personale interno (call center, banconisti) ed esterno (agenti di vendita). Infatti ci capita ancora oggi di fornire ricambi “a campione” oppure di riconoscere gli stessi tramite fotografie inviate dai nostri clienti.
Per concludere, cosa augura quindi alla sua azienda?
Di arrivare alla quarta generazione!
www.binettispa.com
Qual è il punto di forza di un’azienda così longeva come la sua?
Abbiamo sempre e solo trattato il veicolo pesante: questo nel tempo ci ha permesso di specializzarci in tutti i suoi ambiti, coprendo le richieste dei clienti dalla a alla z. Da più di trent’anni infatti in azienda non manca niente (escluso lo pneumatico) e qui sta la nostra forza: il cliente da noi può trovare di tutto, dalla lampadina al parafango e via dicendo. Io sono in azienda da vent’anni, e mio padre ha collaborato con me fino a circa 15 anni fa. Al momento abbiamo un organico di 38 persone con un fatturato di circa 14 milioni di euro. Abbiamo in tutto 3.500 mq di capannone, con tre depositi di circa 2.500 mq. Come area geografica copriamo Puglia, Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise e Sicilia. Al momento siamo concessionari di tutti i marchi che sono di primo impianto sul truck, un lavoro lungo, faticoso e molto importante per noi: in primis per servire le officine che rimangono sempre il nostro primo cliente, e poi per lavorare con tutte le flotte (con l’officina interna possibilmente) e con le aziende di ricambi, quindi piccoli magazzini che non sono distributori. Sicuramente un altro nostro punto di forza sta nella specializzazione e competenza del nostro personale al banco e al call center, dove al momento impegniamo 6 addetti che fanno preventivi costantemente e sono per noi una grande risorsa. Nel frattempo abbiamo creato anche una sala corsi interna sia per i nostri dipendenti che per i clienti, in cui teniamo corsi di aggiornamento. Proprio in questo ambito abbiamo anche persone dedicate unicamente alla diagnostica, che fanno visita alle flotte e danno supporto ai nostri clienti nella risoluzione quotidiana dei problemi.
Quali sono stati gli eventi più importanti per l’azienda negli ultimi anni?
Un passo considerevole lo abbiamo fatto fondando nel 2012 Center Bus insieme alla ditta Pascoli di Mestre, che rivende unicamente ricambi per bus. Volevamo infatti specializzarci anche nel settore bus, che è simile a quello del veicolo industriale ma con piccole differenze. Si tratta di una società con un organico di tre persone, ma che sta iniziando a crescere e ci sta dando grosse soddisfazioni.
A Center Bus è stato affidato un magazzino di circa 800 mq con l’ingresso completamente indipendente.
Seguendo questa strategia di ampliamento, l’anno scorso a novembre siamo entrati a far parte di Novagroup per quanto riguarda la divisione dedicata al truck. La scelta di affiliarci ci consente di operare con i migliori player in ambito truck.
Siamo soddisfatti delle sinergie createsi con Novagroup, e in occasione della convention tenutasi lo scorso luglio in Sardegna, che ha riunito tutti i soci per presentare la nuova strategia del gruppo, abbiamo presentato il progetto officine che dovrebbe partire nei primi mesi del 2016. Il progetto prevede appunto la copertura della rete con le officine, sia per la parte vettura che truck con un nome proprio per officine indipendenti o già marchiate.
Vista la sua esperienza decennale nel settore, quali sono stati gli sviluppi più importanti del mercato?
L’ evoluzione sicuramente riguarda il cliente che è più preparato rispetto al passato; quando ordina i ricambi sa ciò che vuole. Oggi infatti grazie ai corsi di aggiornamento tecnico che teniamo presso la nostra sede e ai cataloghi online che mettiamo a disposizione, il cliente conosce esattamente i prodotti di cui necessita. Infine con il collegamento al nostro servizio di e-commerce è in grado di sapere subito la disponibilità del prodotto stesso e il suo costo, inoltrando l’ordine con passaggi semplici e veloci. Ovviamente con la possibilità di ricerche sul web sono aumentati anche i confronti di prezzo con i nostri competitor, e ciò comporta continue richieste di preventivi e trattative particolari con la clientela.
’introduzione in azienda circa 5 anni fa del call center ha fatto sì che preventivi e richieste particolari siano tutte gestite da un apposito ufficio, che in questo modo funge da ufficio vendite esterno.
Per il futuro invece cosa si aspetta?
Noi abbiamo già guardato avanti tre anni fa quando abbiamo fondato Center Bus con Pascoli: il futuro sta proprio nell’alleanza. Vista la società che abbiamo in comune, io ed Elisabetta (Elisabetta Pascoli, presidente del Gruppo Pascoli, ndr) cerchiamo di operare in maniera sinergica. La parola d’ordine è “l’unione fa la forza”, quindi ci incontriamo per fissare le strategie, mantenendo grande autonomia di azione in zone ben designate. Fidarsi di una persona sconosciuta è stata una sfida per entrambe, ma il feeling che si è creato è stato molto forte e nel giro di un anno abbiamo fondato Center Bus; creare una società è facile, la difficoltà sta nel mantenerla e portarla avanti, sfido chiunque a farlo con successo. Penso che nei prossimi anni chi non si allea e continua a fare una sterile guerra al prezzo senza badare al servizio non avrà vita lunga sul mercato, perché le aziende vivono di margine, hanno bisogno di nuovi prodotti, e l’ingresso in Novagroup ci ha aiutato: per me questo significa crescere. Abbiamo così potuto entrare a far parte anche del network Temot International, che conta davvero tanto per noi perché rappresenta l’ingresso nel business europeo. Ad ogni modo, noi già lavoriamo sull’estero con Grecia e Albania da circa un anno, e l’obiettivo è quello di aprire sempre più i nostri orizzonti.
Oltre ad ampliarsi all’estero, avete obiettivi più specifici all’interno della vostra attività?
Sicuramente vorremmo migliorare la parte commerciale, in particolare il supporto e-commerce inserendo nell’organico ragazzi giovani in grado di seguire nel modo migliore questo servizio. Si tratta della parte di organizzazione interna che sta cambiando. L’età media dei dipendenti è molto bassa, e l’azienda e in grado di accogliere questi sviluppi tecnologici nel miglior modo possibile. Quando guardo al futuro punto sui giovani, sulla preparazione che gli si può dare, e negli ultimi anni ho avuto grandi soddisfazioni.
A ogni modo, l’ e-commerce al giorno d’oggi è essenziale e rappresenta per noi una grossa sfida; infatti le officine truck non amano molto questo modo di ordinare ricambi, ma il nostro obiettivo sarà quello di elevare la percentuale di ordini ricevuti tramite web lasciando però inalterata la consulenza tecnica fornita dal nostro personale interno (call center, banconisti) ed esterno (agenti di vendita). Infatti ci capita ancora oggi di fornire ricambi “a campione” oppure di riconoscere gli stessi tramite fotografie inviate dai nostri clienti.
Per concludere, cosa augura quindi alla sua azienda?
Di arrivare alla quarta generazione!
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