Articoli | 29 January 2016 | Autore: Claudia Dagrada

Batterie by SKG Italia: una soluzione tecnica per professionisti

Nei tempi più recenti, gli autotrasportatori hanno richiesto cabine sempre più accessoriate, a cui corrisponde un dispendio di energia superiore rispetto a quello preventivato. Per far fronte a questa esigenza, SKG Italia ha appena lanciato una nuova generazione di batterie per il settore truck, che garantisce maggiore resistenza e durata nel tempo.

 

Sul mercato dell’automotive da più di quarant’anni, con il core business incentrato sulla produzione di componenti per l’aria condizionata delle auto di primo impianto, SKG Italia si è avvicinata sempre più al mondo delle batterie dell’aftermarket per auto, veicoli industriali e settore nautico; sono così circa dieci anni che l’azienda vende i propri articoli sia in Italia che nel resto d’Europa. Quindi, se da una parte produce componenti per l’aria condizionata per le case madri, per quanto riguarda le batterie si rivolge al comparto del post vendita.
Di recente ha introdotto anche la gamma di batterie stazionarie e semistazionarie, sia al piombo che al litio (LiFePO4), a sottolineare l’intenzione di presenziare sempre più nel mercato dell’accumulo, non solo inerente l’avviamento.
“Primo impianto e aftermarket sono due settori completamente diversi tra loro” sottolinea Ugo Bonvicini, responsabile della divisione batterie in SKG Italia, “ma col vantaggio di avere un comune denominatore in merito all’approccio organizzativo e qualitativo, per noi necessariamente rigoroso ed esigente”.
I rapporti che l’azienda ha con diversi fornitori nel mondo l’hanno portata a entrare in contatto con realtà produttive importanti soprattutto nel Sud-est asiatico. Ha creato così delle joint con produttori locali di gruppi internazionali, che realizzano gli articoli secondo i suoi disegni di progettazione.
Per quanto riguarda il mercato nostrano, SKG Italia vende due famiglie di batterie, la Supreme e la Thunder, con cui ha potuto rispondere alle più disparate esigenze grazie ad un catalogo esteso a tutte le applicazioni. “Le batterie sono di avviamento oppure stazionarie per soli utilizzi elettrici; in ambito truck, in base alla nostra esperienza, abbiamo fatto tesoro di tutte le esigenze di un mercato che è cambiato notevolmente negli ultimi anni, soprattutto per le richieste del consumatore finale, ovvero il camionista” spiega Bonvicini.
 
Di che esigenze parla?
Sia per l’auto che per il camion, come ben noto, la batteria serve per l’avviamento del motore. La novità sta nel fatto che sempre più autotrasportatori hanno fatto diventare la loro cabina una sorte di “appartamento viaggiante”, perché ovviamente dovendoci passare così tanto tempo apprezzano tutte le comodità dei tempi moderni. Negli anni settanta dotavano il mezzo semplicemente della radio per parlare con i colleghi, dopodiché hanno iniziato ad installare la televisione, il condizionatore che funziona anche quando il veicolo è spento, il ventilatore, il ricevitore satellitare e tutta una serie di attrezzature da utilizzare durante le lunghe soste obbligate.
Così, se il panorama di veicoli medio/piccoli è rimasto più o meno invariato, tutti i mezzi che fanno lunghe tratte sono diventati sempre più accessoriati. I costruttori di camion non hanno badato a questa esigenza, per cui hanno dotato i mezzi di batterie per avviamento tradizionali; la realtà però vede una richiesta di energia stazionaria che mina pesantemente la durata delle batterie di avviamento.
Il problema nasce quando ci si scontra con la garanzia di due anni delle batterie, perché se utilizzate in questo modo, diverso dal loro concepimento originale, la durata è di molto inferiore ai due anni; d’altra parte, è anche difficile dimostrare che spesso gli autotrasportatori ne fanno un uso diverso rispetto a quello per cui sono state progettate. Quindi, il grande ricambio di batterie da una parte e la richiesta di sostituzione in garanzia dall’altra hanno messo in crisi la stragrande maggioranza dei costruttori di batterie, perché viene richiesta una quantità di energia per un utilizzo che non si limita più al semplice avviamento.
Secondo noi è una peculiarità che riguarda il trasporto merci, la cui richiesta di batterie è maggiore rispetto a chi fa trasporto pubblico, nonostante l’esigenza di avviamento sia la stessa perché il motore è identico. Ad esempio, le batterie dei pullman non soffrono molto perché il guidatore non dorme sul mezzo, ha sì soste obbligate ma non fa le nottate e quindi non ha bisogno di tutta l’attrezzatura che richiede oggi un camionista.
 
Qual è stata la vostra proposta per risolvere il problema?
Secondo noi si tratta di un problema non facilmente risolvibile poiché non si può chiedere a una batteria di avviamento di fare da centrale elettrica; non ultimo, alcune applicazioni di grossi camion hanno peggiorato la situazione, posizionando la batteria vicino agli scarichi o molto lontana dal motore, quindi per via delle vibrazioni e dei sovraccarichi di calore la vita delle batterie ne ha risentito ulteriormente. In un contesto simile, anche le nostre batterie hanno una durata inferiore.
È quindi sì un problema evidente, ma abbiamo voluto venire incontro a queste esigenze con una soluzione tecnica professionale. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo progettato una batteria molto più resistente ai cicli di scarica, ovvero alla richiesta di energia elettrica non per avviamento ma per utilizzo domestico, e più capace di sopportare ampi cicli di carica e scarica; inoltre, ha caratteristiche di alta resistenza alle vibrazioni e alle sollecitazioni meccaniche.
Abbiamo quindi ideato batterie di nuova generazione ma che al tempo stesso si rifanno al passato, quando erano costruite molto più resistenti: parliamo di batterie ibride con all’interno dell’antimonio e griglie fuse (quindi con piombo fuso e non stirato, resistenti alle sollecitazioni meccaniche) che erano di elevato spessore. Abbiamo così chiesto ai nostri progettisti di realizzare batterie di questa tipologia, che danno più importanza alla capacità di distribuire l’elettricità che non alla potenza per avviare il motore. In più, le dotiamo di un separatore in lana di vetro che garantisce la presenza dell’acido all’interno, rendendo più difficoltosa la sua evaporazione e di fatto aumentandone la vita della batteria.
Tutti questi accorgimenti tecnologici ci hanno permesso di creare una gamma di batterie professionali per il truck, di poco più care rispetto alla versione tradizionale, ma che sono in grado di offrire una valida soluzione a livello di durata, venendo incontro alle effettive performance oggi richieste.
 
Come si chiama questa linea di batterie?
È indicata con una grande “X” per sottolineare che si tratta di batterie “ProfeXional”, diverse dalle altre, sviluppate per sposare le esigenze dei professionisti del settore.
Avendo incontrato un immediato apprezzamento già dalla loro presentazione, abbiamo deciso di non produrre più le serie precedenti preferendo specializzarci su un prodotto professionale. Non vogliamo portare avanti la battaglia sul prezzo che tanto attanaglia il mercato, ma puntare sulla qualità. Preferiamo vendere meno batterie ma a professionisti che siano consapevoli dell’esigenza di fornire un prodotto all’altezza della situazione.

 

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Tags: batteria skg italia

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