Nuovi mezzi, trazioni alternative, molteplici possibilità di allestimenti, componentistica tecnologicamente avanzata, sistemi di gestione remota delle flotte, servizi dedicati: il successo del Transpotec passa per le innovazioni.
Dopo un lungo periodo di difficoltà, l’intero mercato finalmente concede segnali di vitalità e i numeri lo dimostrano. Le oltre 300 aziende presenti hanno saputo catturare l’interesse di più di 84.000 visitatori, provenienti da 86 nazioni, che hanno affollato i quattro padiglioni dedicati al Transpotec (9, 10, 11, 12 e parte del 7) oltre alle aree esterne, alcune delle quali condivise anche con Samoter.
La novità dell’edizione di quest’anno, infatti, è stata la contemporaneità di due saloni, Transpotec Logitec e SaMoTer, dedicati rispettivamente ai trasporti e alle macchine per costruzioni, che condividono competenze in settori affini. In questo modo Fiera Milano, che possiede il marchio Transpotec Logitec, e VeronaFiere, proprietaria dello storico SaMoTer, hanno voluto offrire agli operatori una panoramica merceologica integrata, in grado di rispondere ancor meglio alle loro necessità.
“La scelta di lavorare insieme, di fare sistema e attivare sinergie con Veronafiere ha sicuramente portato i suoi frutti visti i risultati raggiunti dalle tre manifestazioni – ha dichiarato Roberto Rettani, presidente di Fiera Milano –. L’edizione di Transpotec, in particolare, è per Fiera Milano una conferma del percorso intrapreso tre edizioni fa. I numeri dell’evento, l’ottimismo e la generale soddisfazione che si è respirata nei padiglioni confermano indiscutibilmente la manifestazione come la più importante e partecipata occasione di business per gli operatori del comparto in Italia. Il reale interesse dimostrato dal pubblico in fiera per le proposte delle aziende, che si è spesso tramutato in contratti, è frutto della ripresa e della nuova consapevolezza degli operatori, ma anche segnale della volontà di rinnovare il parco macchine, offrendo un concreto contributo allo sviluppo dell’intero Sistema Paese, in termini di efficienza ed eco-sostenibilità”.
La proposta espositiva
Gli espositori hanno messo in mostra un’offerta ricca e altamente rappresentativa di un mercato sempre più attento all’innovazione. Su tutti, spiccavano i 10 costruttori di veicoli presenti: DAF, Iveco, MAN, Mercedes-Benz e Scania hanno proposto il meglio dell’innovazione per i mezzi pesanti; sul fronte dei veicoli commerciali leggeri erano presenti Citroën Italia, Fiat Professional, Ford, e ancora Iveco, MAN e Mercedes-Benz, Peugeot Automobili Italia e Volkswagen.Ricca e variegata anche l’offerta di allestimenti, furgonature e rimorchi, con una vasta gamma di proposte per il trasporto a temperatura controllata, che ha occupato praticamente l’intero padiglione 11. Non potevano mancare le proposte aftermarket, presenti con un’area dedicata, e i servizi per singoli veicoli e flotte.
Parola chiave: sostenibilità
Quanto si parla di sostenibilità si pensa subito a mezzi ibridi o completamente elettrici, ma anche alimentati a gas naturale liquefatto (LNG) o a gas naturale compresso (LNG), o che utilizzano carburanti alternativi. I motori cosiddetti “puliti” erano il cuore pulsante dell’ultima edizione del Tranpotec, e per la prima volta sono stati proposti su veicoli sia leggeri sia pesanti.Ma le trazioni alternative non sono l’unico accorgimento che i costruttori suggeriscono per un trasporto sostenibile. Infatti utilizzare pneumatici ad alte prestazioni che riducono gli attriti sul terreno, adottare il cambio automatico che aiuta a diminuire i consumi, organizzare il viaggio in modo oculato, o addirittura ottimizzare la pianificazione dei carichi sfruttando le opportunità che vengono dalle “borse di carico” sono tutti elementi di cui tenere conto anche in un’ottica di risparmio dei costi.
E non sono da meno i produttori di rimorchi, che investono su materiali sempre più resistenti ma leggeri, come l’alluminio, e su telai agili ed elastici perché non saldati ma imbullonati; ma anche i produttori di ricambi, impegnati nella creazione di componenti altamente tecnici, come nuovi tipi di assali, in grado di ridurre la resistenza al traino.
Sicurezza fa rima con "tecnologia"
Se molte case costruttrici inseriscono già di serie sofisticati strumenti di controllo sui propri mezzi, è anche possibile con poca spesa integrare un cruscotto esistente con apparecchiature e applicazioni di facile utilizzo.A partire dagli agili furgoni per il trasporto in città, che si interfacciano con lo smartphone del conducente per fornire una serie di servizi che facilitano la gestione della logistica, per arrivare a sistemi avanzati di controllo delle diverse funzioni di bordo, dalla frenata automatica al riconoscimento dei pedoni, fino al monitoraggio di distanze di sicurezza, pressione dei pneumatici ecc.
I tachigrafi sono ormai digitali e diventano dei veri e propri computer di bordo e oltre alle tradizionali funzioni di controllo della velocità e delle soste, estendono le loro funzionalità a tempi di guida, tempi di lavoro, guasti, errori, controlli della polizia, dati del conducente.
Se un tempo di diceva “l’uomo e la sua strada”, oggi l’autotrasportatore non è più da solo nel suo viaggio. Esistono infatti piattaforme in grado di monitorare, 24/24, oltre alla posizione, anche tutte le funzionalità del mezzo, come le centraline dei freni, la pressione degli pneumatici del rimorchio, la temperatura dei freni, le porte, garantendo maggiore sicurezza e avvertendo per tempo sulla presenza di guasti e avarie.
Infine, la tecnologia entra anche in azienda con i sistemi gestionali pensati appositamente per il settore dell’autotrasporto. Software a tutto tondo che tengono in considerazione le esigenze specifiche di chi lavora in questo campo: dall’organizzazione del magazzino alla pianificazione del viaggio fino alla gestione degli ordini.
La parola ai convegni
Al Transpotec non sono solo i prodotti a parlare. Ampio spazio è stato dato alle occasioni di discussione, aggiornamento e formazione per i professionisti a ogni livello, con un ricco programma di approfondimento, dagli agili workshop sulle tematiche più attuali, agli incontri istituzionali per elaborare nuove sinergie per lo sviluppo.Tra i temi “caldi”, i giovani e le nuove professioni sono state al centro dell’iniziativa organizzata da UNRAE e dal Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, impegnati da tempo in politiche e iniziative che puntano l’attenzione sulla formazione dell’autotrasportatore. L’obiettivo è sensibilizzare i ragazzi delle scuole al fine di formare e qualificare giovani conducenti alla guida di veicoli delle ultime generazioni, tecnologicamente all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza.
Nei diversi incontri e workshop organizzati da editori, associazioni e aziende, si è fatto inoltre il punto sulle problematiche e sulle esigenze più urgenti del settore: dalla sicurezza per conducenti e merci alle novità normative e giuridiche; dal benessere degli autisti, veri protagonisti del settore, alle loro responsabilità. Non sono mancati approfondimenti sui sistemi di gestione delle flotte con l’obiettivo di ottimizzare i costi e i consumi, sulle nuove tecnologie, sugli strumenti più innovativi che garantiscono servizi di maggiore efficienza.