Per evitare una brusca frenata agli investimenti, al mercato e alla produzione, operatori del settore e associazioni sostengono la necessità di rendere strutturale il super ammortamento per l’acquisto di veicoli strumentali all’attività d’impresa. E invece una delle novità della Legge di Stabilità 2018 sembra essere l’esclusione dei veicoli dall’elenco dei beni ammortizzabili.
Il mercato in numeri
Ma partiamo dall’analisi dei dati, che dimostrano ancora una volta la forte dipendenza degli ordini da misure contingenti, quali super ammortamento e Legge Sabatini. Infatti, dopo l’eccezionale crescita registrata nel quarto trimestre 2016, la domanda di autocarri ha visto un incremento sostenuto a gennaio-marzo 2017, per poi rallentare a partire dal mese di aprile e registrare, nel bimestre luglio-agosto, risultati meno brillanti rispetto allo stesso bimestre del 2016.L’andamento del mercato autocarri da aprile a settembre contiene, quindi, al 12,2% il rialzo del numero di libretti emessi nel cumulato da inizio anno (primi 9 mesi del 2017). Per il terzo anno consecutivo, quindi, anche il 2017 si chiuderà con un incremento del mercato autocarri, ma più contenuto rispetto a quello dei due anni precedenti (+25% nel 2015 e +56% nel 2016).
Stesso discorso per il mercato dei rimorchi e semirimorchi pesanti, che chiuderà l’anno positivamente, quindi con volumi superiori a quelli del 2016, ma con un incremento più contenuto rispetto a quello dei due anni precedenti (+59% nel 2015 e +39% nel 2016).
Incentivi sì come traino della ripresa
In un recente comunicato, ANFIA ha sottolineato il forte stimolo dato al settore dell’autotrasporto dalle misure di incentivazione che, “negli ultimi anni, hanno supportato la ripresa del mercato interno, dato un’accelerazione al rinnovo dell’obsoleto parco circolante italiano e che, soprattutto, continuano a dare un forte impulso alla produzione nazionale”. Inoltre ribadisce che “il super ammortamento, la Sabatini Ter e gli incentivi per gli investimenti delle imprese di autotrasporto, stiano contribuendo in maniera importante alla ripresa della produzione industriale del settore automotive, che, come riportano i dati ISTAT, sta trainando la crescita dell’economia nazionale".Sulla stessa scia il commento di Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali di UNRAE: “Il trend che si riscontra non è incoraggiante e conferma una forte dipendenza degli ordini da misure contingenti quali ad esempio il super ammortamento e la Legge Sabatini. Nelle sedi governative e parlamentari … abbiamo ribadito che è indispensabile approvare misure strutturali di lungo respiro per dare fiducia al mercato. In un momento nel quale sembra che l’economia stia dando segni di ripresa, non può essere sottovalutato l’autotrasporto, che è in pratica il “settore dei settori” in quanto serve tutti i comparti produttivi”.
Aspettative positive?
Secondo ANFIA, “le aspettative per i prossimi mesi restano positive a patto che il quadro normativo e di supporto al settore resti invariato, in modo da consentire alle aziende una programmazione degli investimenti finalizzata al rinnovo e al potenziamento delle flotte di veicoli strumentali d’impresa. È quindi fondamentale che il Governo preveda nella prossima Legge di Bilancio il rifinanziamento del super ammortamento, senza escludere la categoria dei veicoli, per evitare di dare una brusca frenata agli investimenti, al mercato e alla produzione".Anche il presidente di UNRAE, Michele Crisci ribadisce quanto sia indispensabile che “questi provvedimenti vengano resi strutturali per consentire il rinnovo di un parco circolante degli autocarri ancora molto anziano, in cui oltre un terzo dei veicoli risale al secolo scorso, e che si basino sulla neutralità tecnologica delle motorizzazioni Euro 6”.
UNRAE va oltre e chiede l’iperammortamento
Franco Fenoglio va anche oltre, chiedendo “l’applicazione dell’iperammortamento, ovvero la supervalutazione del 250% degli investimenti, per l’acquisto dei veicoli industriali di ultima generazione che sono dotati delle più moderne tecnologie e rispondono pienamente ai parametri previsti dal modello Industria 4.0. Una capillare diffusione di tali veicoli - aggiunge Fenoglio - garantirebbe vantaggi indiscutibili in termini di produttività, competitività, sostenibilità e sicurezza.”A settembre 2017, sono stati rilasciati 1.655 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-3,4% rispetto a settembre 2016) e 1.051 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-0,2%). Per entrambi i comparti si mantiene un trend di crescita a doppia cifra nei primi nove mesi del 2017, con 17.509 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 12,2% in più dell’analogo periodo del 2016, e 12.040 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+14,7% rispetto a gennaio-settembre 2016).
Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg registra nel mese di settembre 325 nuove registrazioni (+33,7%). Nei primi nove mesi del 2017 sono stati rilasciati 2.590 libretti contro i 1.827 rilasciati nell’analogo periodo del 2016 (+41,8%). Tutti i comparti chiudono con il segno positivo nel periodo gennaio-settembre e le performance migliori rimangono quelle degli autobus specifici interurbani (+214,5%) e dei midibus (+110,4%).