Dopo 14 anni di onorato lavoro, il tachigrafo digitale lascia il posto alla nuova generazione di apparecchi, più evoluti e per questo definiti intelligenti. Per effettuare tarature e successivi interventi, Unioncamere ha pubblicato un primo elenco delle officine (al momento sono più di 100) autorizzate a fare questi interventi.
Ma a cambiare non è solo l’apparecchio (con le nuove funzioni di geolocalizzazione del veicolo e comunicazione da remoto); per la sua predisposizione sono necessarie carte tachigrafiche con nuove caratteristiche tecniche.
Per questo Unioncamere (l'unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura) ha pubblicato sul suo sito internet l’elenco dei centri tecnici abilitati in Italia a operare con le nuove carte tachigrafiche; al momento sono 133 unità, ubicate pressoché sull’intero territorio nazionale, ma l’elenco si aggiornerà di volta in volta.
>>> Clicca qui per individuare i centri tecnici operativi sul tachigrafo intelligente
(il cui elenco è disponibile sul sito di Unioncamere )
Il paradosso italiano, e non solo, delle carte
In Italia, come in alcuni altri Paesi, non essendo ancora ultimato il processo di adeguamento normativo nazionale a quello comunitario, non è stato ancora possibile omologare e mettere in produzione le carte tachigrafiche di nuova generazione.Tuttavia, per i Paesi che non sono pronti a rilasciare carte tachigrafiche intelligenti, la Commissione Europea ha indicato di poterle acquisire, quale soluzione temporanea, da altri Stati.