Con un comunicato stampa congiunto, Anfia, Federauto e Unrae segnalano l'emergenza degli effetti del coronavirus sul comparto dei veicoli industriali e chiedono al Governo di prendere provvedimenti urgenti, proponendo misure a sostegno di un comparto già da tempo messo a dura prova.
“Di fronte all’emergenza sanitaria mondiale che stiamo vivendo – si legge nel comunicato stampa congiunto – vengono messe a nudo tutte le distrazioni e le mancanze di indirizzo politico, delle quali è stato vittima il settore dell’autotrasporto italiano nel suo complesso.
Il traffico delle merci da e per il nostro Paese viene reso difficile, se non bloccato, dalla troppa dipendenza da vettori e conducenti stranieri, che – in questo frangente – sono addirittura arrivati a rifiutarsi di lavorare in Italia.
Gli approvvigionamenti quotidiani scarseggiano o vengono a mancare, le imprese industriali del settore automotive stanno rischiando un sostanziale blocco produttivo. La situazione sta mettendo in ginocchio l’intero sistema economico italiano.
In questa contesto Anfia, Federauto e Unrae propongono al Governo di prendere in considerazione una serie di provvedimenti urgenti per il settore.
- L’emanazione in tempi brevi dei decreti attuativi per la fruizione immediata dei fondi già destinati al finanziamento degli investimenti.
- La concessione di deroghe d’accesso alla zona rossa, per consentire la continuità operativa della logistica industriale e l’approvvigionamento di parti e componenti del settore automotive.
- La dilazione di almeno quattro mesi dei termini previsti per il perfezionamento delle domande di finanziamento già avviate ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di superammortamento (che scadono il prossimo 30 giugno), di fronte alle sopravvenute difficoltà di approvvigionamento di parti e componenti.
- La concessione di una proroga per terminare i corsi di formazione per la patente qualificante di autista (CQC). La sospensione dei corsi per l’emergenza Coronavirus potrebbe impedire, infatti, a molti conducenti di mettersi alla guida.
Non di meno, l’autotrasporto italiano sconta le conseguenze di una completa assenza di misure strutturali che consentano alle aziende di sopravvivere ed essere competitive. Negli ultimi anni un numero impressionante di piccole-medie imprese ha chiuso i battenti, mentre realtà medio-grandi sono emigrate, causando un impoverimento del tessuto imprenditoriale italiano, oltre a portare gravi perdite economiche e fiscali a vantaggio di altri Paesi europei, che hanno invece rafforzato ulteriormente il proprio sistema logistico e trasportistico”.
A conclusione del comunicato, Anfia, Federauto e Unrae, chiedono al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti “di aprire un Tavolo di confronto per definire al più presto le misure e gli interventi da attuare per affrontare la crisi in atto e frenare una prossima pericolosa caduta, i cui effetti complessivi oggi non sono neppure immaginabili”.