Assotrasporti e Eumove si candidano in qualità di tecnici del settore dell’autotrasporto e della mobilità per supportare la task-force promossa dal Governo e contribuire con le proprie proposte alla ripresa di tutto il sistema.
Assotrasporti si è subito dimostrata favorevole all’iniziativa del Governo, candidandosi insieme a Eumove (l’associazione europea della mobilità, di cui Assotrasporti ne è promotore e socio) per supportare la task-force con le proprie proposte, in qualità di tecnici del settore dell’autotrasporto e della mobilità di persone e cose.
“Riteniamo che la scelta del Governo di rivolgersi a un gruppo di esperti competenti, distaccati dalla politica e dalla casta, possa portare alla formulazione di un progetto di ripresa efficace ed efficiente” ha commentato Secondo Sandiano, presidente di Assotrasporti e vicepresidente vicario di Eumove.
“Favorevoli all’iniziativa, abbiamo deciso di organizzare una nostra task-force interna, formata da tecnici e operatori del settore, aperta a chiunque voglia candidarsi per portare il proprio contribuito; abbiamo iniziato da un primo questionario, cui seguirà un secondo e altri ancora, in conseguenza ai temi che emergeranno” ha continuato Secondo Sandiano.
Le prime proposte di Assotrasporti
In questa prima fase di creazione del gruppo di lavoro interno all’associazione e di richiesta di partecipazione ai soggetti interessati, Assotrasporti fa un elenco delle prime proposte volte a favorire la ripartenza del settore e il superamento di problemi che gravano sul comparto da diversi anni.1 - La messa in sicurezza delle infrastrutture è al primo posto. “Dopo il crollo del ponte di Albiano ad Aulla (MC) dello scorso 8 aprile, la necessità di intervenire immediatamente sulle infrastrutture è imprescindibile. Un sistema della viabilità sicuro ed efficiente è alla base della ripartenza e avrà risvolti positivi non solo per l’autotrasporto, ma per l’economia di tutto il Paese e per l’immagine dell’Italia nel mondo” ha dichiarato Fabrizio Civallero, segretario nazionale di Assotrasporti.
2 - Interventi di rinvio, sospensione, riduzione di imposte di tutti i tipi. Considerando che il settore dell'autotrasporto è uno dei comparti più colpiti, Assotrasporti chiede tutta una serie di interventi di alleggerimento del carico fiscale e contributivo, come già parzialmente previsto nel decreto Cura Italia per quanto dovuto nel mese di marzo, per i mesi/anni a venire fino alla normalizzazione economica e finanziaria.
3 - L’istituzione di una camera di compensazione per la regolazione dei rapporti di debito/credito. In materia di crediti, Assotrasporti riprende una proposta di legge portata avanti da qualche anno.
Come spiega l’associazione: “Si tratta di un progetto economico-finanziario-monetario che prevede l’istituzione di conti correnti virtuali, sui quali circola moneta elettronica, e dai quali possono attingere tutti gli operatori iscritti, a fronte di garanzie concesse. In questo modo, lo Stato, anziché alimentare l’autotrasporto con fondi a pioggia, senza la certezza della loro reale destinazione, immetterà le risorse nel fondo di garanzia della camera di compensazione, fungendo da moltiplicatore economico”.
4 – Revisione completa del sistema di organizzazione e integrazione del trasporto. Per la riduzione del rischio di contagio da Covid-19 secondo Assotrasporti e Eumove sono necessarie nuove normative, linee guida operative e servizi per l’autotrasporto.
Su quest’ultimo punto, Sandiano sottolinea la carenza di strutture: “L’emergenza sanitaria in corso ha fatto emergere anche la carenza di strutture adibite al riposo e ristoro dei camionisti in viaggio nel nostro Paese; in questo siamo indubbiamente indietro rispetto ad altri paesi della comunità come ad esempio le aree di Francia e Spagna. Con l’obiettivo di contrastare epidemie presenti e “future”, e garantire un livello di comfort minimo per gli autisti, proponiamo inoltre di creare dei punti di controllo sanitario nei quali il personale viaggiante troverà, oltre a servizi igienici, docce, servizi di ristorazione, anche personale con competenze/procedure mediche per la verifica delle condizioni standard di salute, onde ridurre al minimo il rischio di contaminazione tra i colleghi, presso le aziende mittenti e destinatarie e i cittadini in generale”.
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