News | 22 April 2020 | Autore: Redazione

Dossier trasporto merci su strada: Anfia fotografa il settore dell’autotrasporto

È disponibile la quarta edizione del Dossier Trasporto Merci a cura dell’Area Studi & Statistiche di Anfia: un’analisi attenta e approfondita della movimentazione merci e dell’evoluzione del trasporto su strada, con un cenno al forte impatto negativo che l’emergenza sanitaria ha provocato sull’economia.

 

È una fotografia a tutto tondo del settore dell’autotrasporto quella offerta da Anfia con il suo Dossier “Trasporto merci su strada”. Uno studio preciso e puntuale, pubblicato dall’Area Studi e Statistiche di Anfia, che utilizza tute le informazioni provenienti dalle indagini ufficiali di Eurostat, Istat, Ministero dei Trasporti, Agenzia Europea dell'Ambiente e Associazioni di settore.

Disponibile anche online, il dossier – che quest’anno si spinge fino ai primi mesi del 2020 con un cenno all’emergenza Covid-19 sul settore dei trasporti – si compone di circa 70 pagine ricche di grafici e tabelle e comprensive di un'appendice statistica.
Ad introdurre lo studio, oltre alla tradizionale premessa del direttore di Anfia, Gianmarco Giorda, è anche il commento di Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici).

Trend movimentazione merci e trasporto su strada

Nella prima parte, lo studio riporta un’analisi della movimentazione delle merci e dell'evoluzione del trasporto su strada comparato con le altre modalità e tra i Paesi europei.
Nel 2018 il traffico merci su strada in UE rallenta la sua crescita, con un volume di 1.925 miliardi di tkm (+0,2% sul 2017 e +12% sul 2014) e quasi 15 miliardi di tonnellate movimentate (+1,2% sul 2017 e +6% sul 2014).
Nel 2018, ancora una volta, la modalità stradale continua ad essere la preferita in UE: gli autocarri trasportano il 73% (in Italia oltre l’80%) delle merci movimentate su terra, confermando che l’autotrasporto ha un posto importante tra le attività economiche che contribuiscono alla crescita dell’Unione - e del Paese, se ci riferiamo all’Italia - impiegando oltre 3,15 milioni di addetti (in Italia 332.000).

Il dossier evidenzia anche le tendenze dell’e-commerce: secondo le rilevazioni Eurostat, nel 2019, in UE, gli acquisti online hanno riguardato il 63% degli individui (in Italia il 38%).
Nel periodo 2008-2018, la percentuale di imprese che, in UE, hanno avuto vendite online è aumentata dal 13% al 20%.
 

Il mercato e le sfide tecnologiche

Dopo un capitolo sul mercato dei veicoli per il trasporto merci su strada in UE e in Italia, il dossier si concentra sulle sfide tecnologiche e regolamentari che stanno influenzando l’evoluzione del settore.

Come ricorda anche Gianmarco Giorda nella sua prefazione, la proposta di regolamentazione sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali – la prima per questo specifico settore – presentata dalla Commissione europea a maggio 2018, è stata formalmente adottata dal Consiglio a giugno 2019.
Il Regolamento (UE) 2019/1242 prevede due livelli di riduzione, per il 2025 e il 2030, rispettivamente del 15% e del 30% rispetto al valore medio del 2019, anno in cui tutti i produttori europei di veicoli pesanti hanno utilizzato lo stesso strumento di calcolo (il software VECTO) per dichiarare e documentare le emissioni di CO2 di un’ampia gamma di autocarri.

Si tratta di target ambiziosi, e per raggiungerli è indispensabile migliorare la distribuzione delle stazioni di rifornimento di CNG e GNL, investire sulle infrastrutture per l’elettromobilità dei camion (in particolare, sui punti di ricarica ad alta potenza per quelli a lungo raggio), rinnovare il parco, favorire lo sviluppo di carburanti sostenibili, nonché potenziare i sistemi di informazione e gestione del traffico.

Sul fronte sicurezza, è stato pubblicato, a novembre 2019, il Regolamento UE2019/2144 contenente nuove disposizioni legislative applicabili per l'omologazione dei veicoli industriali in riferimento ai temi della sicurezza (nuovo GSR): nuovi dispositivi di sicurezza con un alto potenziale finalizzato a salvare vite umane sulla strada entreranno progressivamente a far parte della dotazione obbligatoria dei veicoli.

Il 7 aprile 2020, inoltre, il Consiglio Europeo ha adottato, in prima lettura, un'ampia riforma del settore dei trasporti su strada, nota come pacchetto sulla mobilità, le cui norme mirano a garantire un equilibrio tra migliori condizioni sociali e di lavoro per i conducenti e la libertà di fornire servizi transfrontalieri per i trasportatori, contribuendo anche alla sicurezza stradale.

Infine, un altro fattore di trasformazione del comparto è la rivoluzione Industry 4.0, che investendo i processi produttivi aziendali coinvolge a pieno diritto la logistica. La Logistica 4.0 rende efficiente e tracciabile la movimentazione delle merci lungo tutta la filiera, grazie a processi di acquisizione e analisi dei dati che richiedono nuove competenze e quindi nuove figure professionali emergenti.

Un salto nel presente

Pubblicato ad aprile, lo studio fa cenno anche all’attualità: la frenata del manufacturing e le tensioni commerciali internazionali della seconda metà del 2018 sono infatti peggiorate nel 2019 e sono state investite, nel 1° trimestre 2020, dallo scoppio della pandemia da Covid-19, con conseguente stop delle attività industriali e commerciali non essenziali in molti Paesi europei, primo tra tutti l’Italia.

L'emergenza sanitaria e le misure di contenimento dell'epidemia hanno avuto un impatto notevole sul settore dell'autotrasporto e della logistica, sia rallentandone o bloccandone l’attività, sia evidenziandone il ruolo centrale nell'approvvigionamento e nella distribuzione di beni sanitari e beni primari, a maggior ragione in un contesto emergenziale che cambierà la nostra mobilità e quella delle nostre merci, anche se fare previsioni sugli scenari futuri è ora prematuro”.

 

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Tags: anfia trasporto merci

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