Per il terzo mese consecutivo si registra una netta inversione di tendenza delle immatricolazioni: grazie al +30% di settembre, la perdita consolidata da inizio anno scende di poco sotto il 20%.
Nel dettaglio, stando all’elaborazione del Centro Studi e Statistiche dell’associazione delle case estere (sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) il mercato dei veicoli industriali, con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, nel mese di settembre è cresciuto del +30,4% sullo stesso mese del 2019, con 1.554 unità immatricolate contro 1.192.
Questo risultato porta i primi nove mesi del 2020 a una perdita consolidata di -19,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 (14.350 immatricolazioni contro 17.827).
Simile andamento si registra nel comparto dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, che è cresciuto del 30,8% a settembre 2020 su settembre 2019 (1.252 unità contro 957), un risultato che porta il consolidato dei primi nove mesi a -19,7% sullo stesso periodo del 2019 (11.505 immatricolazioni contro 14.329).
Il commento di Paolo Starace, nuovo presidente della sezione camion di Unrae
“Al di là dei numeri – ha sottolineato Paolo A. Starace, nuovo presidente della sezione veicoli industriali di Unrae – le rilevazioni statistiche confermano due aspetti chiave.Il primo è che le imprese di autotrasporto hanno la reale necessità, oltre che la volontà, di rinnovare le loro flotte, lo dimostra infatti la velocità con la quale vengono esauriti i fondi messi a disposizione per gli investimenti.
Secondo aspetto: è fondamentale che i fondi rientrino in maniera strutturale nei capitoli di spesa di ogni Legge di bilancio, ma la loro assegnazione dovrà avvenire attraverso procedure semplici e veloci così da fornire all’autotrasporto le certezze necessarie. Solo così si potrà favorire un concreto quanto costante ammodernamento del parco, coerentemente con gli obiettivi di connettività, sicurezza ed eco-compatibilità che i costruttori si sono posti come priorità”.
Unrae ritiene, quindi, urgente ed essenziale concordare un programma condiviso di sostegno strutturale al settore, anche in previsione dell’utilizzo dei fondi europei che saranno messi a disposizione nel nostro Paese, e che hanno tra gli obiettivi principali una radicale decarbonizzazione dei trasporti e l’interconnessione con le infrastrutture.
“L’industria che costruisce i veicoli – ha ricordato Starace – ha la necessità di conoscere quali saranno gli indirizzi di medio-lungo termine della politica rispetto alla mobilità di persone e merci. Abbiamo investito e continuiamo a investire ingenti capitali per offrire al mercato prodotti sempre più evoluti e in grado di rispondere e spesso anticipare i parametri imposti dalle normative ambientali, così come le esigenze del trasporto e della distribuzione delle merci nelle varie modalità, tra le quali quella stradale rimane predominante.
L’impegno da parte dell’industria deve, però, essere guidato da scelte univoche e coerenti di lungo respiro da parte dei decisori, questa non è certo l’epoca nella quale possiamo permetterci sprechi”.