News | 18 January 2021 | Autore: Redazione su dati Unrae

Il 2020 chiude con 28.400 veicoli commerciali persi (-15%). La crescita dell'e-commerce non frena la caduta del mercato

Nonostante il forte incremento delle consegne a domicilio e più in generale della logistica dell’ultimo miglio, il mercato dei veicoli commerciali chiude l’anno con una pesante perdita: -15,1%, che tradotto in unità equivale a 28.400 nuovi veicoli in meno rispetto al 2019.

 

Se vogliamo trovare a tutti i costi qualcosa di buono in questo anno appena concluso, parlando di veicoli commerciali, l’aspetto positivo va al riconoscimento dell’importanza economica del settore e della urgente necessità di rinnovo del parco. In termini monetari: a uno stanziamento di 50 milioni di euro contenuto nella Legge di Bilancio 2021.
Il settore ne ha un forte bisogno: a fatica ha reagito alla profonda crisi che ha colpito l’anno appena concluso, come mostrano i numeri diffusi da Unrae, che parlano di una pesante perdita di 28.400 veicoli da lavoro.

Il 2020 dei veicoli commerciali secondo i dati Unrae

Complice un mese di dicembre tornato in segno negativo (-9,4%, con 18.117 veicoli rispetto ai 19.992 dello stesso mese 2019), l’anno 2020 si chiude con una pesante perdita di 28.400 veicoli da lavoro, corrispondenti a un calo del 15,1% rispetto al 2019.
Secondo le stime del Centro Studi e Statistiche Unrae, questo dato porta il mercato sul livello più basso degli ultimi 5 anni (160.220 immatricolazioni contro le 188.634 del 2019).


“Nonostante il recupero di consegne rimandate nel periodo più duro della pandemia, lo sviluppo dell’e-commerce e gli sforzi di un settore che si è dimostrato ancora una volta fondamentale nell’assicurare la distribuzione urbana delle merci – ha commentato Michele Crisci, presidente dell’associazione delle case automobilistiche estere – il crollo delle vendite ha colpito duramente anche questo comparto e con esso l’opportunità di sostituzione di veicoli anziani che avrebbero generato un impatto benefico per l’ambiente, la sicurezza e l’economia del nostro Paese”.

Si guarda avanti con fiducia

“La Legge di Bilancio 2021ha affermato Crisci – con uno stanziamento di 50 milioni di euro, accoglie le auspicate richieste delle associazioni del settore con interventi di sostegno differenziati in base alla massa dei veicoli, alla contestuale rottamazione di un mezzo della medesima categoria, con una premialità maggiore per le motorizzazioni che guideranno la transizione tecnologica del trasporto”.
“Guardiamo avanti con maggiore fiducia, nella consapevolezza che con questa manovra è stata riconosciuta l’importanza del settore dei veicoli commerciali per la nostra economia e l’urgente necessità di accelerare il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano, composto per i 2/3 da veicoli uguali o antecedenti all’Euro 4, mezzi che nel 2021 beneficeranno dell’incentivo alla rottamazione”, ha concluso il presidente Crisci.

L’analisi della struttura del mercato

L’analisi della struttura del mercato dei primi 11 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) evidenzia una flessione degli acquisti dei privati del 13,9% e una quota di mercato che recupera mezzo punto, al 21,7% del totale.
Il noleggio, con un calo del 12,5%, minore del totale mercato, acquista 1,2 punti di quota e giunge a coprire il 31,8% del totale mercato. I 45.200 veicoli commerciali immatricolati a noleggio sono il risultato di una contrazione del 19,5% del breve termine e di un calo del 10,7% del lungo termine (la parte più significativa del noleggio degli autocarri), accompagnati da una riduzione del 14,7% delle autoimmatricolazioni uso noleggio effettuate da concessionari e case auto.
Le società con 65.850 veicoli, mostrano la performance peggiore fra i canali (-18,9%), fermandosi al 46,4% del totale mercato (-1,7 p.p.).

Sotto il profilo delle alimentazioni, negli 11 mesi il motore a benzina quasi dimezza i volumi immatricolati scendendo al 3,4% di quota sul totale (-1,6 p.p.), il diesel registra una flessione in linea con il mercato, coprendo l’88,2% delle immatricolazioni (-0,4 p.p.). In forte calo anche Gpl (-40,1%) e metano (-23%), rispettivamente all’1,5% e al 3% di rappresentatività; boom dei veicoli ibridi al 3,2% di quota (rispetto allo 0,5% di un anno fa).
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t in gennaio-novembre è pari a 162,7 g/km, sostanzialmente stabile rispetto ai 162,1 dello stesso periodo 2019.
 

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Tags: veicoli commerciali unrae

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