Nonostante la ripresa di maggio e giugno, però, il primo semestre risulta in calo del 10% sui risultati del 2019.
A dirlo è la stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di giugno 2021, elaborata dal Centro Studi e Statistiche Unrae, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS).
Se a maggio si era parlato di un clima di incertezza, il presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae Paolo A. Starace definisce il periodo come positivo, dominato da una forte domanda di rinnovamento di un parco obsoleto e pericolo.
“Quello che riscontriamo nei dati mensili – ha commentato Paolo A. Starace – sembra essere una prima conferma dell’andamento positivo di questo mercato confrontato con il 2019, cioè con il periodo precedente i guasti prodotti dalla pandemia, sebbene il semestre continui a segnare una flessione del 10%.
I dati relativi alle domande di finanziamento per il 2021 indicano del resto l’esaurimento delle risorse anche per la categoria dei rimorchiati, confermando l’interesse della domanda a rinnovare un parco obsoleto e pericoloso, se opportunamente stimolata. Per detta ragione continuiamo a ribadire che i provvedimenti attuativi per rendere disponibili i fondi destinati all’autotrasporto per i prossimi anni, devono essere emanati nel più breve tempo possibile, prima del periodo estivo”.
Oltre a ciò, il presidente Starace punta l’attenzione sulle conseguenze derivanti dalla scarsità delle materie prime: “Alle preoccupazioni per una domanda ancora troppo bassa – ha sottolineato Starace – si aggiunge la penuria di materie prime e componenti, che rendono ancor più difficile garantire l’evasione degli ordini in tempi ragionevoli. In queste condizioni, sarebbe opportuno che almeno le scadenze per la rendicontazione delle operazioni necessarie per procedere ai rimborsi venissero riviste in modo da tenere conto delle attuali difficoltà”.
“Si tratta di un problema molto serio – ha concluso – che sta stressando notevolmente la filiera automotive. Già oggi si assiste a una lievitazione dei prezzi che probabilmente continueranno ad aumentare anche nei prossimi mesi. In quest’ottica potrebbe quindi risultare interessante l’ipotesi di privilegiare lo strumento fiscale per sostenere il rinnovo del parco, incentivando la rottamazione dei veicoli più vecchi, meno sicuri e meno performanti in termini di sostenibilità complessiva.”