L'operazione rafforzerà la gamma di componenti per propulsori Cummins e accelererà lo sviluppo di soluzioni di alimentazione elettrificate.
La strategia aziendale recentemente dichiarata dal colosso statunitense (con quartier generale a Columbus, nell’Indiana), si chiama non a caso “Destination Zero” e punta a ridurre gli impatti dei gas serra (GHG) e della qualità dell'aria dei suoi prodotti e raggiungere emissioni nette zero entro il 2050.
Un accordo da 3,7 miliardi di dollari
“L'acquisizione di Meritor è una pietra miliare per Cummins”: lo ha dichiarato Tom Linebarger, presidente e CEO di Cummins, nella nota stampa con cui i due colossi americani hanno annunciato l’accordo. Nel comunicato, si precisa che il valore totale della transazione è di circa 3,7 miliardi di dollari, inclusi i debiti assunti e al netto della liquidità acquisita.“Meritor è un leader del settore – ha sottolineato Tom Linebarger - e l’aggiunta dei suoi punti di forza alle nostre competenze ci aiuterà ad affrontare una delle sfide tecnologiche più critiche della nostra epoca: lo sviluppo di soluzioni a zero emissioni di carbonio economicamente valide per applicazioni commerciali e industriali. Il cambiamento climatico è la crisi esistenziale del nostro tempo e questa acquisizione accelera la nostra capacità di affrontarlo. I nostri clienti hanno bisogno di soluzioni decarbonizzate economicamente valide”.
“Questa acquisizione aggiunge alla nostra attività di componentistica prodotti che sono indipendenti dalla tecnologia del gruppo propulsore e, sfruttando la nostra presenza globale, prevediamo di accelerare la crescita delle attività principali di assali e freni di Meritor”.
“C'è anche un caso finanziario convincente per questa acquisizione, con sinergie significative previste in SG&A, operazioni della catena di approvvigionamento e ottimizzazione delle strutture” ha concluso il presidente di Cummins.