Unrae ha diffuso i dati di ottobre del mercato LCV. Il rilancio? “Occorre varare un piano per le infrastrutture di ricarica e estendere gli incentivi ai mezzi non-elettrici”.
Come evidenziato dalle stime del Centro Studi e Statistiche di Unrae, le immatricolazioni per questo decimo mese del 2022 si sono fermate a 13.800 unità, contro le 15.288 di ottobre 2021, chiudendo con un calo del 9,7%.
Al di là del singolo dato, è il trend che preoccupa: nei primi dieci mesi dell’anno, con 134.178 immatricolazioni, la flessione si attesta al 12,2%, pari a una perdita di circa 19.000 veicoli rispetto al periodo gennaio-ottobre 2021.
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Le proposte di Unrae per una ripresa del mercato
“Per una ripresa del mercato e per uno sviluppo accelerato della mobilità a zero o bassissime emissioni anche per le merci e non solo per le persone, Unrae ha le idee chiare su cosa proporre al nuovo Governo e si dice pronta e disponibile al confronto” ha affermato Michele Crisci, presidente dell’Unione delle Case automobilistiche estere.I temi da affrontare sono diversi e riguardano prioritariamente alcuni punti chiave: “In particolare – ha evidenziato Michele Crisci – predisposizione di una rete infrastrutturale con una serie di misure che ne agevolino la realizzazione quali: sgravi fiscali per l’installazione di ricariche private; credito di imposta per gli investimenti in ricariche fast charge; emanazione di un preciso e puntuale cronoprogramma con obiettivi per singola area geografica e tipologia di strada; accelerazione nell’emanazione delle norme attuative dei provvedimenti in materia.
“Ma – ha aggiunto - per accelerare lo svecchiamento del parco veicolare serve anche l’estensione degli incentivi ad alimentazioni diverse dall’elettrico a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa”.
La struttura del mercato
La struttura del mercato dei primi 9 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, conferma un calo dei privati del 26,3%, al 18,8% di quota (-3,5 p.p.) e delle autoimmatricolazioni (-25,1%), al 4,8% del totale. In flessione anche le società, al 41,5% di share (-2,4 p.p.), e il noleggio a breve termine (-27%), al 4,6% di quota di mercato. Il noleggio a lungo termine si conferma l’unico canale in crescita, con una quota che arriva al 30,3% del totale, guadagnando 7,6 punti.Dall’analisi delle motorizzazioni, in gennaio-settembre il diesel perde 8,7 punti, scendendo al 76,1% di quota, il benzina continua a crescere sfiorando il 6,0% del totale (+2,6 p.p.), il Gpl sale al 3% di share, il metano riduce la rappresentatività all’1,5%. I veicoli ibridi salgono al 10,8% di share (+5,1 p.p.), gli elettrici salgono al 2,4% delle preferenze. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 9 mesi scende del 7,7% a 181,3 g/Km (rispetto ai 196,4 g/Km dello stesso periodo 2021).
>>>> Clicca qui per scaricare il documento di Unrae: "La struttura del mercato italiano degli autocarri (ptt finoi a 3,5t)