Secondo il TAR: “Il Comune non ha le competenze per normare in materia di circolazione stradale per quanto riguarda ordine pubblico e sicurezza”.
In questo modo, il tribunale amministrativo accoglie il ricorso presentato da Assotir, che aveva duramente criticato la misura presa dalla giunta Sala, seppur presa con le migliori intenzioni, ovvero proteggere ciclisti e pedoni e aumentare il livello di sicurezza di coloro che utilizzano le due ruote o si muovono a piedi.
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Immediata la reazione di Assotir, che ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, come dichiarato dal suo presidente, Pietro Castelli: “La sentenza del Tar della Lombardia, che accoglie il ricorso da noi presentato, è la conferma della fondatezza delle nostre riserve, fatte presenti a suo tempo al Comune. La magistratura amministrativa ha giudicato l’operato dell’amministrazione comunale di Milano oltre i limiti della legge, che riserva allo Stato – e non ai Comuni – la competenza sulle misure di sicurezza”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Segretario Generale, Claudio Donati, che ha commentato:”Noi siamo pronti a riprendere il confronto, perché siamo i primi ad essere interessati a che i nostri veicoli viaggino in sicurezza. Quello che abbiamo dimostrato è che anche i trasportatori meritano un rapporto istituzionale adeguato alla funzione sociale ed economica da essi assolta quotidianamente all’interno della realtà metropolitana”.
“Continuiamo a ritenere che la soluzione debba essere presa in sede nazionale – ha proseguito Donati – cioè dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il coinvolgimento delle amministrazioni territoriali e delle parti sociali ed imprenditoriali coinvolte. Il tutto nel rispetto delle indicazioni europee, sul tema, assai chiare. Dispiace, tra l’altro, per gli oneri sostenuti da moltissimi operatori per adeguarsi alla delibera del Comune di Milano oggi annullata dal TAR” ha concluso.