News | 12 April 2024 | Autore: Redazione

Mercato veicoli industriali: previsioni confermate. Immatricolato in flessione a marzo (dati Unrae)

Nessun accenno alla ripresa (-0,9%). Per Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, il mercato inizia a riflettere le ben note difficoltà dell’autotrasporto.

 

La lieve battuta d’arresto registrata dal mercato dei veicoli industriali nel mese di marzo (0,9% rispetto a marzo 2023, un delta che equivale a 28 veicoli in meno immatricolati) preoccupa i costruttori che, a fronte degli ingenti investimenti intrapresi negli ultimi anni, non possono ancora contare su interventi governativi concreti ed efficaci per far ripartire il mercato.

A dar voce a queste preoccupazioni è Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae che, commentando i dati dell’immatricolato di marzo, ha evidenziato come il trend sia coerente con le previsioni stilate da Unrae a inizio anno: “Il mercato inizia a riflettere le ben note difficoltà dell’autotrasporto e la flessione in volume dei mezzi pesanti potrebbe diventare molto più preoccupante se il Governo non interverrà con urgenti misure a sostegno del settore”, ha dichiarato Starace.


Marzo 2024: immatricolato in flessione

Stando ai dati di Unrae, il comparto dei veicoli industriali ha registrato a marzo una leggera contrazione (-0,9%), con un totale di 2.610 veicoli immatricolati rispetto ai 2.635 dello stesso periodo dell'anno precedente. 

Esaminando le diverse categorie di peso, si nota un incremento delle immatricolazioni dei veicoli leggeri fino a 6 t, che segnano un avanzo del 65,7%, mentre soffrono i mezzi medio-leggeri sotto le 16 t, in calo a -8,6%. Allo stesso modo, risultano in flessione i veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, il cui volume di mercato è pari all’87,4%, che perdono quasi 30 unità rispetto a marzo 2023 (-1,2%).
 

L’appello per interventi concreti ed efficaci

“Purtroppo appare chiaro che attualmente le istanze del trasporto pesante non rientrino tra le priorità dell’Esecutivo. Coerentemente con quanto previsto per gli altri comparti, come quello dell’auto e dei veicoli commerciali, riteniamo indifferibile un intervento concreto ed efficace per far ripartire il mercato e sostenere in maniera fattiva il rinnovo del parco circolante”, ha dichiarato il presidente Starace.

“Il trasporto delle merci e la logistica sono settori di importanza strategica per il nostro Paese - ha evidenziato il presidente della sezione VI di Unrae - eppure, a causa del gravissimo ritardo degli interventi pubblici, le imprese italiane sono fortemente svantaggiate rispetto ai competitor internazionali, che possono contare su contributi, diretti o indiretti, all’acquisto e all’utilizzo di veicoli di ultima generazione a bassissime o zero emissioni, come ad esempio l’esenzione dal pagamento delle tariffe autostradali”.

“In questo contesto, pur riconoscendo l’importanza di questioni operative come l’attraversamento delle Alpi, crediamo che la politica non debba trascurare l’assoluta necessità di svecchiare il parco veicolare in linea con i target ambientali comunitari. A tal proposito, auspichiamo che i principi e i criteri del Regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti, confermati dalla votazione di ieri del Parlamento europeo sul testo finale del provvedimento, non vengano stravolti in prossimi riesami, vanificando gli ingenti investimenti e la pianificazione industriale già da tempo intrapresa dalle Case”
, ha concluso Starace.
 

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