La crescita a doppia cifra dei veicoli commerciali (+21,5%) registrata a giugno consolida il trend positivo. Bev in stallo, con l’1,7% di quota (era al 3,9% nel primo semestre 2023).
La crescita si attesta al 21,5%, con 3.659 unità in più rispetto ai 17.014 veicoli immatricolazioni nel giugno 2023.
Sono i dati che emergono dall’ultima proiezione effettuata dal Centro Studi di Unrae sulle immatricolazioni di veicoli con ptt fino a 3,5 t. per il mese di giugno 2024 che, come evidenzia l’associazione, è sfalsata da un fattore esterno: l’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli.
L’obbligo, introdotto a partire dal 7 luglio 2024, di equipaggiare i mezzi con nuovi sistemi avanzati di sicurezza, ha infatti spinto i dealer a un celere smaltimento degli stock, favorendo così l’ottimo risultato del mese.
Analizzando il dato semestrale, l’incremento è altrettanto significativo con una crescita del 17,7%, pari a 111.963 unità rispetto alle 95.131 del periodo gennaio-giugno 2023. Anche in questo caso, Unrae evidenzia che tale risultato sia frutto di immatricolazioni di ordini inevasi nel 2023 per indisponibilità di prodotto.
La spinta degli incentivi
Con l’apertura della piattaforma Invitalia lo scorso 3 giugno, i nuovi incentivi sono diventati disponibili, e in una sola settimana sono andati esauriti i quasi 13 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli BEV, che rappresentano circa il 63% del totale delle richieste di incentivo per veicoli commerciali nel primo mese di attivazione.Per quanto riguarda, invece, le motorizzazioni tradizionali o alternative, è ancora disponibile più del 50% dei quasi 40 milioni di euro destinati ad incentivarne l’acquisto a fronte di rottamazione obbligatoria.
Il commento di Crisci
“In attesa di analizzare gli effetti degli incentivi - ha affermato Michele Crisci, presidente di Unrae - il mercato dei veicoli a zero emissioni continua a essere fermo. Il peso dei BEV si attesta all’1,7% nel primo semestre, con una crescita al 2% nel solo mese di giugno, quota ancora lontana dal 3,9% registrato a giugno di un anno fa”.“Va ricordato poi che un contributo importante al processo di transizione energetica deriva dalla massima diffusione delle infrastrutture di ricarica - ha commentato Crisci. A tale scopo Unrae continua a ribadire la necessità di prevedere un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) almeno fino al 2025”.
La struttura del mercato
La struttura del mercato dei primi 6 mesi 2024, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2023, fra i canali di vendita evidenzia per i privati la perdita di quasi 1 punto di quota (al 14,7%), per una crescita dei volumi inferiore al mercato complessivo. Il noleggio a lungo termine guadagna altri 1,5 punti e sale al 32,4% di share, grazie alla spinta delle principali società di noleggio (c.d. top) e alla sostanziale tenuta delle Captive (ovvero di diretta emanazione delle case auto).Il breve termine incrementa di 1/3 le immatricolazioni, salendo al 6,6% di quota (+0,8 p.p.), enti e società mantengono la prima posizione, ma con una quota che retrocede di 0,6 punti, al 38,8% di share. Le autoimmatricolazioni si fermano al 7,5%, cedendo 0,7 punti.
Sul fronte delle motorizzazioni, nel primo semestre il diesel guadagna altri 4,0 punti di quota, e sale all’83,3% del mercato.
Il motore a benzina cede 0,6 punti e scende al 3,8%, anche il Gpl cede mezzo punto e si ferma al 2,6% di quota, il metano scende allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in.
In forte flessione anche i veicoli BEV, che passano dal 3,9% di un anno fa all'1,7% attuale, mentre i veicoli ibridi prendono due decimi di punto e coprono l’8,4% del totale.
Di conseguenza, la CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nel 1° semestre dell’anno cresce del 5,2% a 194,8 g/Km (rispetto ai 185,2 g/Km dello stesso periodo 2023).