Lo indica un rapporto dell’Osservatorio AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla Mobilità Sostenibile: il 46,88% di autocarri è stato immatricolato prima del 2001. “Maglia nera” alla Calabria; Trentino Alto – Adige è la regione più virtuosa
Quanti anni ha il parco autocarri circolante in Italia? La risposta viene data da AIRP (l’Associazione nazionale che raggruppa le aziende di ricostruzione pneumatici) che, attraverso il proprio Osservatorio AIRP sulla Mobilità Sostenibile, ha rilevato che, al 1 gennaio 2013, su un totale di quasi 4 milioni di autocarri circolanti sulle nostre strade, più della metà è Euro 0, Euro 1 ed Euro 2. In altre parole: si tratta di veicoli immatricolati prima del 2001.>> Per saperne di più su AIRP
A questo proposito, è stata preparata una tabella che, regione per regione, indica nel dettaglio il numero di autocarri in circolazione, suddivisi per classe di omologazione Euro, e l’incidenza degli Euro 0, 1 e 2 sul totale.
REGIONE | EURO 0 – 1 - 2 | EURO 3 – 4 - 5 | TOTALE | % EURO 0 – 1 – 2 SUL TOTALE |
Calabria | 92.646 | 50.904 | 143.550 | 64,54 |
Sicilia | 207.378 | 119.791 | 327.169 | 63,39 |
Campania | 193.946 | 114.313 | 308.259 | 62,92 |
Basilicata | 27.210 | 16.927 | 44.137 | 61,65 |
Molise | 16.695 | 11.603 | 28.568 | 59,38 |
Puglia | 128.667 | 90.356 | 219.023 | 58,75 |
Sardegna | 66.646 | 56.642 | 123.288 | 54,06 |
Abruzzo | 55.075 | 47.179 | 102.254 | 53,86 |
Marche | 59.036 | 60.704 | 119.740 | 49,30 |
Umbria | 30.800 | 33.596 | 64.396 | 47,83 |
Liguria | 38.279 | 47.986 | 86.265 | 44,37 |
Friuli – Venezia Giulia | 32.922 | 41.289 | 74.211 | 44,36 |
Lazio | 154.182 | 207.299 | 361.481 | 42,65 |
Emilia Romagna | 144.819 | 195.740 | 340.559 | 42,52 |
Veneto | 139.265 | 188.598 | 327.863 | 42,48 |
Piemonte e Valle D’Aosta | 142.351 | 205.456 | 347.807 | 40,93 |
Toscana | 103.255 | 171.680 | 274.835 | 37,56 |
Lombardia | 216.076 | 396.166 | 612.242 | 35,29 |
Trentino – Alto Adige | 20.386 | 62.876 | 83.262 | 24,48 |
ITALIA | 1.869.904 | 2.119.105 | 3.989.009 | 46,88 |
Dalla tabella emergono notevoli differenze fra nord e sud del Paese. La regione con il parco autocarri più datato è, infatti, la Calabria, seguita a poca distanza da Sicilia e Campania. Le regioni con il più basso numero di autocarri Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, invece, sono il Trentino Alto Adige (24,48%) e la Lombardia (35,29%) che mostrano una quota di molto inferiore al 46,88% della media nazionale.
Secondo l’Osservatorio Airp sulla Mobilità Sostenibile, il perdurare della crisi economica ed il conseguente calo dei volumi di scambio merci hanno imposto alle aziende un rallentamento del rinnovo parco autocarri.
Avere mezzi immatricolati prima del 2001, cioè Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, significa d’altra parte contare su un parco circolante ad impatto ambientale maggiore rispetto a quello che si avrebbe con veicoli di nuova generazione; anche la sicurezza può risentirne.
Con un parco molto vecchio cresce anche la domanda di assistenza e manutenzione periodica degli automezzi, che se da un lato “fanno piacere” a ricambisti e officine, dall’altro sono voci da monitorare con grande attenzione per poter contenere i costi.
Per quanto riguarda, invece, la riduzione dell’impatto ambientale è necessario che, da subito, le aziende di trasporto provvedano alla gestione del proprio parco autocarri in modo tale da ridurne l’effetto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza. Molto si sta facendo a tal proposito grazie anche all’innovazione tecnologica che, negli ultimi anni, ha interessato tutto il mondo dell’autotrasporto e che ha come obiettivo anche la riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Questo riguarda anche gli pneumatici.
A questo proposito, una delle soluzioni più efficienti – indica l’Osservatorio AIRP - rimane l’utilizzo di pneumatici ricostruiti che hanno non solo un’alta valenza economica, ma anche un’importante valenza ecologica, in quanto la ricostruzione di un pneumatico consente di rallentare lo smaltimento di pneumatici usati potenzialmente inquinanti. Tutto ciò naturalmente senza pregiudicare la sicurezza dato che i pneumatici ricostruiti, grazie a normative internazionali, vengono sottoposti ai medesimi test e controlli di quelli nuovi.
>> Approfondimenti
Per la guida AIRP agli pneumatici ricostruiti
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>> Approfondimenti normativi
Per il Capitolato LTH 110 (documento in formato pdf)
Per il testo della legge 122/1992 "Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell'attività di autoriparazione"