I dati comunicati da Acea relativamente al mercato veicoli commercial e industriali, truck & bus trovano conferma nelle rilevazioni eseguite da Airp (l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici), che indica come la tendenza del mercato si sia invertita dagli ultimi mesi 2013. In particolare, sottolinea Airp, la svolta è iniziata a ottobre, mese che nel nostro Paese ha fatto segnare un incremento del 2,9%; le crescite successive sono state del 25,7% (novembre) e addirittura del 165% (dicembre). E che non si sia trattato di un rimbalzo di mercato, lo indicano i dati raccolti da Airp per i primi mesi 2014: il primo quadrimestre ha fatto segnare, in Italia, un incremento del 15,6% (veicoli commerciali) e dell’8,5% (veicoli industriali).
“Si tratta di segnali forti e chiari per il quadro economico italiano – afferma Renzo Servadei, Segretario generale di Airp- quadro economico che, nonostante le attese ufficiali più volte manifestate fin dal primo semestre 2013, non è più in caduta, ma non è ancora in ripresa”. Come dimostrano i dati più recenti sulla produzione industriale e sul prodotto interno lordo, il sistema economico italiano è entrato infatti in una fase di stagnazione da cui potrebbe uscire sia verso l’alto che verso il basso. L’inversione di tendenza per i veicoli commerciali e industriali, come anche l’andamento della fiducia delle imprese e dei consumatori e pochissimi altri indicatori, supportano la tesi di chi prevede che l’uscita dalla stagnazione dell’ultimo semestre sarà verso l’alto e vi sarà quindi una ripresa.
Le flotte e i padroncini di veicoli commerciali e industriali, dopo aver dovuto negli anni passati rinviare molte decisioni d’acquisto già mature, tornano ora ad immatricolare mezzi nuovi. È del tutto evidente che, da un lato, sono costretti dal fatto che vi sono sostituzioni che non possono essere ulteriormente procrastinate, ma, dall’altro, ritengono che i flussi di trasporto dovrebbero nel prossimo futuro intensificarsi per l’avvio della ripresa dell’economia. Per il settore dell’autotrasporto di merci la crisi economica nel prossimo futuro potrebbe dunque mordere meno, ma proprio la ripresa potrebbe rendere ancora più dura la competizione con i concorrenti italiani e dell’Unione Europea.
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