La produzione dell’industria automobilistica nei primi nove mesi dell'anno continua a registrare una crescita, equamente distribuita fra autoveicoli leggeri e pesanti. Segnali meno positivi dal settore VCL e, in particolare, autobus.
Guardando la produzione complessiva in Italia di autoveicoli (autovetture e veicoli commerciali leggeri e pesanti), le unità prodotte nei primi 9 mesi dell’anno in corso superano le 752.000 unità, con un incremento del 47% rispetto allo stesso periodo 2014, equamente distribuito tra autoveicoli leggeri (+47%) e pesanti (+46%).
Ma entriamo più nel dettaglio per quanto riguarda il nostro settore. Dopo una contrazione del 23% nel 2014, i volumi produttivi degli autocarri vedono nel primo trimestre 2015 un’inversione di rotta con un +51%, sfiorando le 7.800 unità. Nel secondo trimestre l’incremento tendenziale si porta al 77% (circa 9.200 unità prodotte), mentre nel terzo trimestre i volumi prodotti superano del 12% quello dello stesso periodo del 2014, sfiorando quota 7.800.
Nel totale dei primi nove mesi di quest’anno, i veicoli pesanti prodotti sono oltre 24.700, con una crescita tendenziale del 43%. Oltre l’80% della produzione di autoveicoli leggeri e pesanti adibiti al trasporto merci è destinato all’export, che nei primi 9 mesi registra una crescita del 20% circa, mentre più contenuta è la crescita della produzione destinata al mercato interno (+7%).
La seppur lenta ripresa dell’industria manifatturiera da un lato e quella dei consumi dell’altro, hanno determinato nel primo semestre 2015 un aumento (ancora contenuto) del traffico merci, che misurato in viaggi è del 4% per quelli nazionali e dell’1,3% per gli internazionali; per quanto riguarda le consegne invece, crescono dell’1,5% quelle dei corrieri nazionali e dell’8,5% quelle degli express courier. Nello stesso periodo si registra un aumento del fatturato per gli autotrasportatori nazionali e internazionali rispettivamente del 3,9% e dell’1,2%, dell’1,4% per i corrieri nazionali e del 7,5% per gli express courier (dati Confetra).
Passando al comparto autobus, volumi produttivi continuano a restare molto ridotti. Dopo le 289 unità totalizzate nel 2014, nel primo trimestre 2015 la produzione è diminuita 190 unità circa, e nel secondo trimestre non raggiunge le 300 unità. Con 170 unità nel terzo trimestre, la produzione dei primi nove mesi del 2015 tocca le 650 unità e riguarda prevalentemente il segmento dei minibus.
La domanda interna di autobus specifici (urbani, interurbani, turistici) rimane quindi asfittica. La mancanza di una pianificazione del trasporto pubblico e di una strategia di intervento a medio termine ha indebolito di fatto un settore industriale presente invece in tutti i major market europei.
Infine, la produzione dei veicoli commerciali leggeri, nei primi nove mesi del 2015 in termini di unità prodotte ha registrato solo un +15,5%. Occorre però interpretare correttamente il dato, ricordando che questo comparto ha dato il contributo più importante nel contenere la caduta negli anni della crisi: tra il 2007 e il 2014, infatti, la produzione di VCL è calata del 16%, contro flessioni del 56%, del 51% e dell’80% rispettivamente per autovetture, autocarri e autobus. Parallelamente alla produzione di autovetture, anche quella dei VCL ha visto un proprio ritmo di crescita incalzante nel corso dell’anno con un aumento della produzione dell’8% tendenziale nel primo trimestre, del 16% nel secondo e del 24% nel terzo.
A confermare il trend in atto ci sono anche gli ordinativi in generale, visto che per il settore automotive mostrano un rialzo del 17% nel periodo gennaio-agosto 2015, mentre gli ordinativi totali dell’industria (escluso il comparto delle costruzioni) presentano una variazione positiva del 4% nello stesso periodo. Il fatturato del settore automotive, infine, cresce del 20,4% nei primi 8 mesi del 2015, mentre per l’industria in senso stretto si registra un aumento dell’1,4%, perlopiù grazie all’export (+3,6%).
Questo il commento del direttore di ANFIA, Gianmarco Giorda:
“La produzione italiana di parti e accessori per autoveicoli continua a beneficiare della ripresa dei volumi produttivi di autoveicoli nel nostro Paese, registrando una crescita del 14,4% a settembre e del 9,9% nei primi 9 mesi del 2015, grazie al perdurare di un buon andamento degli ordinativi, complessivamente in rialzo del 20,5% nel mese di agosto (+27,7% gli ordinativi interni) e del 7,2% nei primi 8 mesi dell’anno.
Seppur in modo disomogeneo nei vari comparti, la manifattura italiana sta lentamente mostrando segni di ripresa anche grazie a una serie di condizioni favorevoli nello scenario internazionale (ribasso dei prezzi delle materie prime e dei prodotti petroliferi; rallentamento della crescita di alcuni paesi emergenti; calo della quota di produzione industriale in alcuni Paesi avanzati).
Il suo potenziale di crescita, sostenuto dall’elevata propensione a innovare e dagli investimenti in R&S in aumento, meriterebbe di essere valorizzato attraverso strumenti utili a creare efficienza e sviluppo, coordinati da un’unica regia attraverso una politica industriale adeguata”.